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Il Salone del mobile e gli altri. Una gara d'estate per le fiere

Giovanni Seu

Sono giorni decisivi per salvare la stagione fieristica che da febbraio dello scorso anno, fatta eccezione per gli eventi in streaming, ha chiuso i battenti

Sono giorni decisivi per salvare la stagione fieristica che da febbraio dello scorso anno, fatta eccezione per gli eventi in streaming, ha chiuso i battenti. L’obiettivo è ripartire con le manifestazioni in presenza dopo l’estate (anche se si ragiona di anticipare con il Bit). A fare da apripista è il Salone del Mobile che a settembre punta a celebrare la sessantesima edizione. Secondo il presidente Claudio Luti è essenziale avere “la data certa di ripartenza delle manifestazioni fieristiche nel prossimo Dpcm”. Occorre restituire vigore a un settore da troppo tempo fermo, ed è necessaria anche “una campagna di promozione internazionale del Salone del Mobile proprio per affermare tale momento come il primo vero rilancio economico e sociale non solo italiano. Sarà inoltre importante avere rassicurazioni dal governo in merito a un passaporto sanitario o digital green pass che dovrà avere rilevanza nella titolarità di accesso alla fiera. Infine, dovremo avere garanzie sulla tempistica prevista dai principali vettori per la ripresa con continuità dei voli internazionali. Il discorso non riguarda solo il Salone ma l’intero settore fieristico che nel 2019 ha registrato oltre 4 milioni di visitatori e un indotto di 5 miliardi di euro.

 

Sempre a settembre è in programma la quinta edizione di Toys Milano, la fiera del giocattolo già fissata per aprile, mentre a fine novembre è calendarizzata Eicma e a dicembre la Fiera dell’Artigianato, due leader a livello mondiale. Sinora dal governo non è arrivato alcun segnale, ma esprime ottimismo Antonio Intiglietta: “Con Draghi – spiega il presidente di Gestione Fiere – ora sappiamo che le fiere sono tra le sue priorità. Ci aspettiamo per fine aprile metà maggio che il governo ci comunichi date certe per consentire che la programmazione possa partire per giugno-luglio”. Anche Pietro Meda, presidente di Eicma, che organizza l’Esposizione internazionale del ciclo e motociclo, non nasconde il suo ottimismo nonostante l’ammissione “di non avere informazioni certe sulla possibilità o meno che la manifestazione si possa svolgere. Ricordo che il 60 per cento dei nostri espositori viene dall’estero, è importante fornire certezze”.

 

Difficile fare previsioni sulle dimensioni della manifestazione: “Non credo che potremo ripetere i numeri del 2019 per quanto riguarda gli espositori, mentre è possibile che il pubblico sia numeroso, le aperture sinora hanno sempre prodotto effetti boom. Credo sia realistico ritornare alla fiera in presenza, se dovesse saltare anche questa edizione sarebbe un danno di sistema recuperabile solo con massicci sostegni”. Fonti leghiste assicurano che la Regione sta esercitando forti pressioni sia a livello istituzionale negli incontri stato-regione sia tramite canali informali. La partita si gioca tutta dentro il governo, con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, leghista, e il titolare della Salute Roberto Speranza che si è mostrato sinora piuttosto prudente.

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