Gran Milano
Giovani, volontariato e zona Qt8 a tappeto. La politica fresca di Giacomo Marini
Con le sue 413 preferenze è il più giovane e il più votato: "C’è in vista una carica? Ho scelto la Lista Sala, mi hanno già contattato vari partiti ma devo ancora decidere"
Non solo recordman Maran, non solo recordwoman Gaia Romano. La meglio gioventù ci prova, ci crede, si butta e vince. Anche nei quartieri che non sono privilegiato Centro storico. E’ la bella storia di Giacomo Marini, ventitreenne universitario della Cattolica, studia management per l’Impresa, recordman in tutti i municipi nella Lista Sala. Con le sue 413 preferenze è il più giovane e il più votato. Nel “suo” Qt8. Il quartiere dove è cresciuto, dove fa volontariato, dove gioca a calcio nell’Aurora Milano, bella realtà sportiva. “Ho iniziato un anno fa e mi sono inserito bene nell’ambiente”, racconta con l’entusiasmo di un’avventura. Non è solo il valore aggiunto della più bella età, in troppi manco ci pensano. La molla del “si può essere utili” scatta e tutto prende corpo. Si comincia dall’essere dei volontari, cittadini attivi, in particolare, durante il primo lockdown, “con Milano Aiuta, rete del Comune per sostenere le persone durante l’emergenza”. Un impegno che ha dato i suoi frutti, fino a entrare al Municipio 8. “Durante uno dei momenti più terribili per la città, ho creato una realtà di volontariato in collaborazione con l’associazione del gallaratese ‘Stare al Galla’. Un gruppo di volontari che ho gestito, tutti giovani”. Come mai la scelta della Lista Sala? “Per la libertà che ti permette una lista, che magari in un partito è più limitata”.
Politica per passione? “Ho fatto il rappresentate d’istituto al liceo e quindi all’attivismo ho sempre guardato con interesse, e sì, ho sempre seguito la politica”. Il quartiere che ama, la zona Qt8. Ce l’ha messa tutta con tenacia e molto lavoro l’ha fatto da solo. “Aiuti da Simone Zambelli, presidente uscente del Municipio 8, Jacopo Nedbal, presidente del Partizan Bonola e figura di spicco dell’associazionismo del Gallaratese e Mirko Mazzali, delegato alle periferie di Sala uscente”. Municipio 8 è l’espressione di un quartiere molto ampio. “Ed estremamente eterogeneo perché parte da Sempione City Life e arriva San Leonardo Quarto Oggiaro, c’è dentro di tutto. In base alla zona in cui si andava si incontravano esigenze diverse, e la campagna elettorale si modificava in base alle varie problematiche”. Il Municipio significa un presidente e tre assessori, scelti fra 30 consiglieri, che si andranno a occupare di una ventina di deleghe tra cui sport, cultura, edilizia popolare, politiche sociali, variamente spartite. C’è in vista una carica? “È ancora tutto in divenire. Sostengo Giulia Pelucchi, entrata al posto dell’uscente. Degli assessorati se ne sta parlando, vediamo un po’. Sono stato il più votato dei municipi di Milano, quindi posso portare qualcosa”. Prima o poi un partito lo dovrà scegliere dopo l’esperienza nella lista, come si orienterà? “Mi hanno già contattato vari partiti, ma la volontà è mia e devo ancora definirla”. Il disimpegno non abita più qui.