Gran Milano
Se il museo manda un quadro in periferia, poi la gente va al museo. L'idea di Casa Testori
Si chiama “(Ri)cambio la visita. Per una prossimità della cultura”: è il progetto nato in collaborazione con alcuni dei più grandi musei milanesi che metteranno a disposizione un’opera del proprio patrimonio per condividerla al di fuori dalle proprie mura
C’è un’andata e c’è un ritorno. Dal centro alla periferia e viceversa. Tre quadri, tre capolavori in movimento che escono dai musei, i loro luoghi usuali e d’elezione, per andarsene in luoghi inusuali, come le biblioteche di quartiere. La cultura non è ferma, vuole arrivare, dappertutto e a chiunque. L’idea nasce a Casa Testori, diventata da anni hub e punto di riferimento per la giovane produzione artistica. Il progetto si chiama “(Ri)cambio la visita”, sottotitolo: “Per una prossimità della cultura”, ed è sostenuto dalla Fondazione di Comunità Milano, con il patrocino del Consiglio regionale, vuole favorire una riattivazione dei flussi culturali grazie all’arte del ’900 e contemporanea, coinvolgendo le biblioteche e i musei cittadini, la scuola e di giovani artisti operanti in città. (Ri)cambio la visita è nato in collaborazione con alcuni dei più grandi musei milanesi che, dopo averla concessa in anteprima a Casa Testori nell’estate 2021 per la mostra “Curatela”, rimetteranno a disposizione un’opera del proprio patrimonio per condividerla fuori dalle proprie mura.
“Le biblioteche svolgono un lavoro straordinario, punti di riferimento importantissimi per la periferia milanese e non solo – spiega Davide Dall’Ombra, direttore di Casa Testori – quindi l’idea era di far uscire dai musei un quadro per esporlo eccezionalmente in una biblioteca, in una teca fatta ad hoc, creando un momento di estraneità tra i fruitori della biblioteca che a loro volta sono invitati ad andare a scoprire da dove arriva quell’opera, un ricambio della visita cero e proprio”. Tanto che vengono organizzate visite guidate e gratuite per gli utenti che andranno poi a visitare il museo. “Questo è un primo scambio di visite che si unisce a altri flussi, perché c’è anche un lavoro tra le scuole, in particolare i licei artistici della città di Milano e alcuni giovani artisti che creano laboratori e li invitano nei loro studi, un ulteriore incrocio”.
La prima tappa è stata la mostra a Casa Testori a Novate, durante la quale sono stati presentati i giovani artisti coinvolti nel progetto, attraverso opere e installazioni inedite. Le opere di Alberto Gianfreda, Fabio Roncato e del duo artistico bn+brinanovara, nascono in dialogo con tre grandi opere del Novecento, firmate da Ennio Morlotti, Giorgio Morandi e Filippo de Pisis, giunte in mostra da tre musei milanesi: Museo del Novecento, Casa Boschi di Stefano e Villa Necchi Campiglio. Si tratta di artisti cruciali del ’900, cari a Testori, che ha abitato in questa casa che ora manda avanti l sue intuizioni e passioni, e che permetteranno di raccontare tre differenti tipologie d’intervento adottati dal critico e scrittore nella sua vita: la poesia, la critica militante e l’articolo di giornale.
Da Villa Necchi Campiglio, la Casa-museo milanese del Fai, giunge Natura morta con lepre (1942) di Filippo De Pisis, andato nella biblioteca Vavassori Peroni a Lambrate.
Ora è la volta di Ennio Morlotti, forse il pittore più amato da Testori, che ha seguito il suo lavoro per tutta la vita. Dal Museo del Novecento “torna” a Casa Testori Collina di Imbersago (1954), un importante dipinto donato dallo stesso Testori al Comune di Milano nel 1956, per passare poi alla biblioteca della Chiesa Rossa (fino al 7 maggio). Chiuderà il ciclo il terzo dipinto, una natura morta di Giorgio Morandi, Fiori, dipinto nel 1952 e che è un vero gioiello proveniente da Casa Boschi di Stefano. Testori, nel 1981, dedicò a questo quadro la poesia Per Morandi, pubblicata nel 1985 in un volume dedicato al gallerista Gino Ghiringhelli, con un saggio e foto di Jean-Michel Folon e seguito, fin nei dettagli grafici, dallo stesso Testori. Sarà in mostra nella biblioteca di Affori dal 16 maggio all’11 giugno.