Gran Milano

Da smart city a smart district, cambia la dimensione ma non il progetto

Giovanni Seu

Non solo le città, anche i quartieri diventano intelligenti. Dal delivery al car sharing crescono le attività con una base territoriale delimitata 

A fare da apripista fu Sharing Cities, un progetto finanziato dal programma Horizon 2020 – Smart Cities and Communities Lighthouse, di cui il Comune di Milano era partner con altre città europee, che mirava alla creazione di un quartiere a impatto zero. Forte di 8,6 milioni di euro stanziati dall’Ue, Palazzo Marino aveva individuato in Porta Romana-Vettabbia l’area su cui realizzare una sperimentazione da subito definita smart, intelligente. Tra le iniziative per promuovere le politiche green figuravano il bike sharing con 150 nuove bici elettriche e 14 nuove stazioni, dieci nuove aree per la ricarica di auto elettriche e un totale di 60 punti di ricarica, di cui 20 a ricarica veloce. Ma c’era anche un altro aspetto, allora forse non colto a dovere, che riguardava la territorialità: i servizi erano a disposizione per una zona della città ben precisa, di non più di 24 mila metri quadrati: solo chi l’abitava poteva usufruirne.

 
Era il 2017, la città dei 15 minuti doveva ancora arrivare ma i frutti di quella esperienza non hanno tardato a manifestarsi. Giusto un anno fa il mercato comunale coperto di Morsenchio, in viale Ungheria, ha lanciato un servizio di delivery per il quartiere: per avvalersene basta scaricare un’app e abitare nell’area a forma circolare di un chilometro con al centro il mercato. L’operazione ha visto protagonisti la Confcommercio e Measy, un’impresa del Gruppo e-Novia che mette a disposizione la tecnologia. Secondo Claudio Salluzzo, coordinatore della filiera agroalimentare della Confcommercio, si tratta di un’iniziativa replicabile: “Al momento è unica, negli altri mercati ci sono solo forme di consegna tradizionali: questa è un’iniziativa di carattere green e di presidio del quartiere che sta fornendo una buona risposta in modo particolare tra gli anziani”. Ancora più marcatamente sociale è So.De., il delivery solidale nato da una costola di Rob de Matt, un’associazione di promozione sociale che nel 2017 ha dato vita ad un ristorante e bistrot nel cuore di Dergano. Tre mesi fa la partenza di So.De., con un crowdfunding per sostenere la prima parte di investimento. Il rapporto con il territorio, in questo caso, è duplice, come spiega Francesco Purpura, responsabile dei progetti sociali: “Il nostro bacino di utenza è il nordovest della città a cui offriamo prodotti di una decina di aziende di Dergano: chi si rivolge a noi è perché condivide la nostra filosofia, conosce il carattere sociale delle imprese convenzionate con noi e ci vuole sostenere ad esempio pagando la consegna. L’avvio è stato positivo, ci sono altre 30 imprese, sempre del quartiere, che ci hanno contattato per fare parte di So.De.”. 


Non bisogna pensare che queste forme di impresa, tarate su realtà di quartiere spesso periferiche, siano solo di piccole dimensioni. Lo scorso maggio è sbarcato a Milano Gorillas, una sturtup berlinese che dopo appena un anno di vita ha già acquisito un rilievo internazionale. Specializzata nel food delivery, offre un servizio di spesa a domicilio on demand con tempi di consegna ultra rapidi: anche per assicurare queste tempistiche è diffuso solo in De Angeli-City Life, Colonne, Nolo-Centrale e Porta Romana-Lodi. Grandi numeri anche per il car sharing riservato ai frequentatori del quartiere Porta Nuova che dal prossimo 15 aprile potranno utilizzare in condivisione 15 auto elettriche Volvo Xc40 Recharge al costo di 15 euro all’ora o 50 al giorno. Secondo  il presidente Volvo Car Italia Michele Crisci alla base di Elec3City, così si chiama questo servizio, c’è l’idea che il noleggio sia di quartiere, che tutti sentano la proprietà e la gestione del punto di prelievo. Concetto ribadito da Manfredi Catella, fondatore e Ceo di Coima, altro nome importante. La tipologia di queste imprese suggerisce che è un po’ presto per parlare di nuova tendenza. Per quanto si tratti di esperienze interessanti è più probabile uno sviluppo, in modo particolare se si trova la combinazione con le esigenze ambientali, come ha rimarcato il sindaco Sala alla presentazione del car sharing di Porta Nuova.

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