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Metro Milano, la M6 diventa la Circle Line
Sala sfiducia la bozza del tracciato della nuova metropolitana che era circolata nelle scorse settimane. La nuova linea si deve fare ma deve collegarsi alle altre
Un paio di mesi fa dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità era arrivato, tipo coniglio dal cappello, un cadeau di 4,5 milioni per il progetto di fattibilità della M6 (la Rosa), l’agognato “ultimo metrò”. Era spuntato pure il disegno di un tracciato, concepito forse in autonomia a Roma, che aveva lasciato perplessi i milanesi, a partire dall’assessora alla Mobilità Arianna Censi: era uno strano zig-zag nei quartieri sud senza una vera logica sui flussi e gli utilizzi.
Qualche giorno fa, a margine di un incontro col ministro Enrico Giovannini (c’era anche, oltre a Censi, il direttore generale di Atm Arrigo Giana) Beppe Sala ha ripreso la palla al volo e ha rimesso le cose a posto: “Stiamo ragionando sul percorso perché quella sarà l’ultima metropolitana milanese, stiamo immaginando un percorso che le permetta di unirsi alle altre metro”, ha detto, in pratica spiegando che se una Metro 6 ha da essere, dovrà essere la Circle Line di cui giustamente da tempo si parla. Non ci sono altre direttrici su cui muoversi.
E ha aggiunto: “Prima di arrivare a un’idea definitiva volevamo confrontarci con il ministro e chiedergli di facilitare i contatti con i suoi uffici in modo tale che presentiamo qualcosa che abbia senso”. Dove “che abbia senso” è ovviamente la frase chiave, che sottintende che il primo progetto circolato, e forse frutto solo di una fuga in avanti giornalistica, non aveva granché senso, nel suo sviluppo grosso modo orizzontale rispetto ai grandi flussi della mobilità. Anche Censi è rassicurata. Tutto bene, era solo la Circle Line.