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C'era una volta la disfida su Area B. Il comune in difficoltà scende a patti

Daniele Bonecchi

Palazzo Marino all’inizio di ottobre aveva annunciato che con la accensione dei riscaldamenti nelle abitazioni e negli uffici fissata per la metà del mese avrebbe riattivato il sistema dei controlli degli ingressi in città per bloccare i veicoli più inquinanti. Non è accaduto

Sarà stata la rivolta dei sindaci della grande Milano, assediati dalle auto che il capoluogo lombardo ha respinto, sarà stato il caldo autunno (quasi estivo), che ha bloccato l’accensione delle caldaie, sta di fatto che di rinvio in rinvio le telecamere di Area B sono ancora spente.

 

Nelle scorse settimane la zuffa da cortile su Area B aveva portato allo scoperto molte delle contraddizioni di un modello Milano, green in chiaroscuro. La più evidente ha messo, l’un contro l’altro armati (di mozioni), il comune di Milano (che grazie alla doppia funzione vede il proprio sindaco Beppe Sala avere l’ultima parola anche sulla città metropolitana) e i 124 comuni della grande Milano.

 

Così che i sindaci di centri strategici come Sesto, Rho, Pero, Vimodrone avevano scritto una mozione per convincere Beppe Sala a modificare il provvedimento. Ha cercato di fare sintesi Beatrice Uguccioni che, come delegata di Sala alla mobilità della città metropolitana ha scritto: “Migliorare Area B è possibile e lo si può fare attraverso una serie di interventi tesi a mitigare l'impatto di tale provvedimento senza snaturarli, interventi che recepiscono le istanze rappresentate in queste settimane da diversi sindaci”.

 

Sta di fatto che, al momento, le deroghe sembrano comunque moltiplicarsi, a partire dai chilometri da attribuire al “Move In”: il giocattolo inventato dalla Regione per garantire un minimo chilometrico d’ingresso a chi possiede un vecchio veicolo. Beppe Sala, che si era detto irremovibile, si è visto costretto a rimandare sine die il blocco dei diesel euro 5. Palazzo Marino all’inizio di ottobre aveva annunciato che con la accensione dei riscaldamenti nelle abitazioni e negli uffici fissata per la metà del mese avrebbe riattivato il sistema dei controlli degli ingressi in città per bloccare i veicoli più inquinanti. La riattivazione di Area B, insieme al ripristino della disciplina della sosta nelle strisce blu e gialle, avrebbe chiuso il cerchio verde di una città votata alle limitazioni del traffico, ma a spese dell’hinterland. E così dal 23 ottobre Area B è stata spenta. Il provvedimento non ha una scadenza chiara, quindi è difficile prevedere quando area B sarà riattivata. C’è chi parla dell’11 gennaio giorno in cui la Giunta lombarda ha fatto slittare il blocco per i diesel euro 4 in tutta la regione inizialmente previsto per questo autunno. Il comune sta inoltre valutando una “mitigazione” per l’accesso ai parcheggi di interscambio e un’altra idea prevede il rinnovo della deroga per chi ha acquistato un'auto non inquinate non ancora consegnata.

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