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Pregi e rischi del quartiere ad alta gentrificazione di Nolo. Prezzi alle stelle e viabilità

Giovanni Seu

Basta fare un giro di sera, in particolare nei fine settimana, per scoprire strade intasate, doppie file di parcheggi, locali strapieni. Una movida che è diretta conseguenza di un boom che si è sviluppato negli ultimi dieci anni

L’inaugurazione dell’Off Campus del Politecnico di martedì, alla presenza della rettrice Donatella Sciuto (cfr anche altro articolo in pagina), si può considerare un riconoscimento culturale per Nolo dopo quello amministrativo di quattro anni fa, quando il nuovo quartiere è entrato ufficialmente nei documenti del Comune di Milano. Per il riconoscimento sociale basta fare un giro di sera, in particolare nei fine settimana, per scoprire strade intasate, doppie file di parcheggi, locali strapieni. Una movida che è diretta conseguenza di un boom che si è sviluppato negli ultimi dieci anni, in particolare dopo Expo, che ha portato a una crescita esponenziale dei valori immobiliari e a ridisegnare la geografia commerciale e sociale del quartiere.

E’ arrivata, insomma, quella gentrificazione già sperimentata da altre zone della città, come spiega Daniele Dodaro, cofondatore del 2016 della Social district Nolo che conta oltre 13 mila iscritti su una popolazione di 20-25 mila abitanti: “Dopo una prima fase legata anche alla novità, Nolo ne conosce una seconda in cui resta forte l’attrattività: sta attraversando un’evoluzione simile a quella del quartiere Isola che, in ragione del forte sviluppo, ha perso il carattere popolare originario. Chi sceglie di vivere a nord di Piazzale Loreto non sono solo giovani ma famiglie che si spostano da Porta Venezia e dalla stessa Isola perché non sono in grado di comprare le case e vengono qui attratti dagli standard di vita”. Con un conseguente rialzo dei valori alle stelle: per acquistare un locale in piazza Morbegno – la zona pulsante del quartiere – vengono chiesti oltre 6 mila euro al metro quadrato, una cifra eccessiva se si pensa che siamo fuori dalla linea 90-91 e che Sesto San Giovanni è più vicino di Piazza Duomo: “I prezzi sono molto alti ma si continua a comprare – spiega Dodaro – chi non ha grandi possibilità sceglie l’affitto. Credo che sia necessario un intervento pubblico sulle abitazioni, come si fa in tante città europee, per assicurare una casa anche alle fasce più deboli”. Ma non è solo la casa a suscitare malumore. Il quartiere è stato oggetto di sperimentazioni con due interventi di “urbanistica tattica”, l’introduzione di ciclabili e zone 30 che hanno ridisegnato la viabilità: “Nei social il confronto è intenso – afferma Dodaro – stesso discorso vale per la sicurezza, ma si tratta di temi che seguono l’andamento cittadino, non ci sono particolarità locali”. 

L’espressione giusta per definire questa situazione potrebbe essere “crisi di crescita”, quella che capita quando l’espansione urbana è così impetuosa da trascurare problemi che poi crescono e diventano difficili da affrontare. Una narrazione che Simone Locatelli, presidente del Municipio 2, cerca di mitigare: “E’ vero che i cambiamenti sono stati veloci e che il mercato immobiliare è cresciuto molto, ma siamo stati in grado di assicurare spazi pubblici come il mercato comunale, Radionolo o Musso nel parco Trotter”. Resta il rischio che questo angolo di città diventi riservata ai ricchi? “L’amministrazione pubblica deve adoperare tutti gli strumenti per evitarlo e per dotare di servizi e spazi pubblici il quartiere. Le difficoltà dipendono dal fatto che non possiamo intervenire sul mercato e ci troviamo a gestire trasformazioni molto rapide che richiedono un nostro modo di amministrare, una nostra visione”. Un’opportunità di mettere in azione le intelligenze pubbliche arriva dai Magazzini Raccordati, 40 mila metri quadrati quasi tutti non utilizzati, che potrebbero consentire un salto di qualità ma, al tempo stesso, anche la saturazione di Nolo. Locatelli si mostra ottimista: “E’ già partito il progetto Dropcity che prevede il recupero di spazi su via Sammartini: proprio su questo lato del rilevato sarà realizzata una riqualificazione con alberi e una pista ciclabile per consentire gli spostamenti senza fare ricorso all’auto. Credo che possiamo affrontare anche questo momento con serenità, non ci sarà la congestione del quartiere”.

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