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L'economia dell'IA trascina la Lombardia. Il caso Technoprobe
Il vice presidente dell'azienda leader nel settore dei semiconduttori e della microelettrica spiega la chiave del successo del colosso tecnologico lombardo
L’economia lombarda rallenta e la parola recessione inizia a farsi strada. Guido Guidesi, assessore alle Attività produttive della Regione lo dice chiaro: “La situazione economica lombarda è in fase di rallentamento, come avevamo previsto. È importante però che la Commissione europea ci metta a disposizione un fondo di garanzia per l’accessibilità al credito, come era stato fatto durante la pandemia” per gli investimenti. Bankitalia conferma: il Prodotto interno lordo della Lombardia è stimato in crescita dell’1,3 per cento nei primi sei mesi del 2023, con un forte rallentamento rispetto al 2022 (+3,1 per cento nello stesso periodo). Ma tra le imprese lombarde c’è chi ha saputo reggere l’urto grazie a ricerca e innovazione. È’ il caso di Technoprobe, azienda leader nel settore dei semiconduttori e della microelettronica, nata nel 1996, che ha conquistato negli anni scorsi – grazie alla tecnologia, alla vocazione alla ricerca e ai suoi 2.700 lavoratori qualificati – un posto di tutto rispetto a livello planetario, con quattro strutture in Lombardia (Cernusco, Agrate, Osnago, Vimercate), un design center in Sicilia, a Catania, fabbriche in Europa (Francia, Germania), Asia (Corea del Sud, Cina, Giappone, Filippine, Singapore e due sedi a Taiwan) e Stati Uniti (due sedi in California).
Roberto Crippa, vice presidente di Technoprobe ha accettato di raccontare al Foglio le condizioni di salute di un colosso tecnologico che si è affermato nel mondo grazie alle proprie capacità. Come ha reagito l’azienda al contesto internazionale, post Covid, con due guerre che – oltre a costare vite umane – hanno creato forti turbolenze sui mercati? “È stato un periodo davvero difficile per i semiconduttori – spiega Crippa – nel 2022 c’è stato un eccesso di vendite ma poi nel 2023 si è verificato un blocco, l’unica cosa che è andata bene è stata l’automotive, il resto davvero male. C’è stato un fattore congiunturale con un eccesso di vendite post pandemia, ma nel 2023 le guerre e l’inflazione hanno prodotto instabilità e pregiudicato i consumi: la tempesta perfetta. L’anno prossimo, con gli stock normalizzati, ci sono filoni come l’intelligenza artificiale che sono esplosivi, quindi i clienti che operano in questo settore hanno ottime prospettive. Si vede un po’ di luce in fondo al tunnel, nel secondo semestre dell’anno prossimo”. Facciamo il punto, cos’è oggi Technoprobe? “L’azienda com’è noto, opera nel mondo dei semiconduttori e i prodotti che facciamo rendono possibile la validazione dei microchip. Qualunque chip che venga prodotto deve essere testato al 100 per cento. Sulle tecnologie più evolute, pensiamo ai processori dell’iPhone, o a quelli dell’AI, sono in buona parte irregolari e quando si lancia una nuova tecnologia di chip, più i transistor diventano piccoli, più aumentano i difetti, almeno nelle fasi iniziali della produzione. La validazione (su cui opera Technoprobe, ndr) è importante. La tecnologia dei nostri clienti, tanto più è complicata, tanto più noi dobbiamo testare, aggiornando le nostre di tecnologie. In questo momento abbiamo più di 100 brevetti attivi”.
La ricerca è la chiave del vostro successo. Che ruolo hanno i giovani in tutto questo? “i giovani in azienda sono il 42 per cento (under 30), è così che ti accorgi di essere vecchio… Sono di formazione diversa: ingegneri e tecnici. Poi ci sono gli specializzati di linea per i quali facciamo una formazione specifica”. Technoprobe ha fatto una lunga campagna acquisti tra i giovani laureati e i tecnici per dotarsi del personale necessario a sviluppare progetti avveniristici. Il gruppo Technoprobe, unico produttore italiano di Probe Card, raccoglie nel proprio portafoglio, i grandi produttori di microchip. Passano dunque di qui il funzionamento e l’affidabilità dei dispositivi che hanno un ruolo determinante nell’industria dell’information tyechnology, del 5G, dell’Internet of Things, della domotica, dell’automotive, dell’aerospaziale. E ora più che mai dell’Intelligenza artificiale. Technoprobe è un anello indispensabile nella supply chain. Si può fare, in Lombardia.