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Fratelli d'Italia dà le carte in regione e in Europa. Dice Garavaglia
Per il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, "Fdi si è affermata alle urne e bisogna abituarsi a equilibri che diversi. Ma con la Lega più che problemi parlerei di chiarimenti"
"Le nomine? Troveremo un accordo, le frizioni sono lontane”. Parole e musica di Christian Garavaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale. Sempre difficile, il ruolo di guida del più grande partito di maggioranza. Anche e soprattutto quando solo 5 anni fa il partito di maggioranza era un altro, la Lega, che esprime il presidente Attilio Fontana. A leggere le ricostruzioni qui e là pare proprio che sia una neverending story. Da una parte c’è la Lega che cerca di tutelare il più possibile le proprie posizioni, azzoppate da un peso elettorale assai diminuito con le regionali e le politiche, dall’altra ci sono i “fratellini” che scalpitano. Soprattutto quando c’è da fare le nomine prima nella Sanità e ora dei trasporti (in vista con il rinnovo della galassia di Fnm).
“Problemi? Più che problemi li chiamerei chiarimenti. Fdi si è affermata alle urne e bisogna abituarsi a equilibri che diversi. Ci è voluto un po’ di tempo ma secondo me ce l’abbiamo fatta. Rispetto alle primissime settimane, dove c’è stato qualche attrito, adesso siamo in un sistema stabile. Il presidente della giunta è di tutti ma è ovviamente espressione di una forza politica (Lega, ndr), e il presidente del Consiglio è di tutti ma è ovviamente espressione di un’altra forza politica (Fdi, ndr). Gli attriti si sono ampiamente chiariti”. Ora però ci sono tante cose da fare. E impazza il caso agricoltori. “Li ho incontrati. Sono venuti con la bandiera d’Italia, è stato un bellissimo gesto. Li abbiamo ascoltati e convocato una audizione in commissione Agricoltura. Noi siamo al loro fianco, la Regione è al loro fianco, perché questi sono temi di rilevanza europea”. A proposito di Europa, i trattori impatteranno sulle elezioni? “Sì. Non è la prima volta che si mobilitano ma questa volta non ci sono meccanismi elettorali. Il problema è questo Green deal che sta promuovendo nuovi vincoli al mondo dell’agricoltura. I nostri agricoltori hanno standard più elevati che all’estero. Si troverebbero con il nuovo accordo ad avere concorrenti che costano di meno perché hanno una minor qualità”.
A proposito di Europa, tra poco è tempo di elezioni. “Vedo positivamente il fatto che noi moltiplicheremo i nostri rappresentanti. Perché il nostro gruppo avrebbe maggior forza per portare avanti idee diverse e aggiustare il tiro sugli obiettivi dell’Europa. Le derive ideologiche di estremismo verde pongono in difficoltà non solo il mondo agricolo ma anche il mondo industriale. La nostra idea di sostenibilità si deve coniugare con la produzione. E poi c’è la questione dei flussi migratori: l’Europa ha sempre lasciato l’Italia da sola. Per quanto riguarda la competizione interna sarà leale: passerà chi prenderà più preferenze”. Poi c’è il rapporto con gli alleati. Come sono le porte di Fdi: aperte, chiuse o socchiuse? “Noi abbiamo una ottima collaborazione con Forza Italia e Lega. In Regione lavoriamo sempre fianco a fianco e siamo sulla stessa linea d’onda”.
A parte quando ci sono le nomine… “Ma non è vero. Lo abbiamo dimostrato nell’ultima tornata di nomine in ambito sanitario. Si è trovata la quadra e ne sono usciti tutti soddisfatti perché abbiamo privilegiato le competenze e l’esperienza. Se ragioniamo in questo modo non ci saranno attriti. Credo ci sarà un buon equilibrio”. Ottimista anche sugli obiettivi di Fdi per il 2024? “Sì, assolutamente. Vogliamo un nuovo piano sociosanitario: 500 azioni spalmate su 12 aree, dalla prevenzione ai poli ospedalieri. Con un grande obiettivo primario: abbattere le liste d’attesa. Vorrei anche dire che l’attenzione per le famiglie di disabili è tanta. Il nostro supporto non è mai venuto meno, ma è in corso una modifica graduale, ma che sta toccando tante famiglie, di come vengono finanziati e agevolati i servizi per le persone disabili. Siamo consci che questo potrebbe causare disagi, e quindi durante la conferenza Stato-Regioni abbiamo insistito perché questo percorso sia il più graduale possibile”.
Poi c’è la questione dei trasporti. “Il trasporto ferroviario è prioritario. La Regione vuole migliorare. Siamo arrivati a dati di puntualità, che sono stati mostrati nell’ultimo Consiglio regionale, che mostrano come nel 2024 la puntualità superi l’82 per cento. Ma non vuol dire che è sufficiente. Non è il livello che ci aspettiamo e vogliamo un miglioramento. Per farlo dobbiamo lavorare sulle infrastrutture, con risultati sul medio lungo periodo. Dobbiamo migliorare la gestione. L’assessorato si sta muovendo in questo senso, anche perché i treni nuovi ci sono e la gestione deve diventare più efficiente”. Delle Olimpiadi che cosa dice? Pare che non ci sia molta “febbre” a riguardo. “Non sono preoccupato ma sono ragionevolmente attento a non preoccuparmi. Vorrei che i lavori fossero comunicati meglio. Sappiamo che ci sono molte iniziative che stanno andando avanti bene. Fiera, ad esempio. Ma bisogna renderle note. Di una cosa però sono certo: riusciremo a raggiungere gli obiettivi. Mi piace anche poter dire che Niguarda è stato individuato come ospedale olimpico. Una eccellenza che si conferma”. Un’ultima parola per un giudizio sull’opposizione. “La minoranza sta facendo il suo lavoro. E’ attenta soprattutto ad alcuni temi che ritiene cavalli di battaglia, come il sociale e l’ambiente. Peccato che però non abbiano colore, quei due temi. Rimandiamo al mittente le polemiche con i fatti concreti”.