Gran Milano
Il Comune di Milano che si rifà il look grazie agli sponsor
La moda interviene per restaurare Milano: Tod’s, Zegna e soprattutto Dolce & Gabbana corrono in aiuto della città. Proprio la casa di alta moda, in cambio di un milione di euro, porterà un miglioramento all'accessibilità delle mostre a Palazzo Reale
In questa Milano acciaccata (il nuovo sport è la conta delle buche dopo la pioggia), è la moda a metterci una pezza, a cominciare dal restyling della facciata principale di Palazzo Marino (tempo stimato: 16 mesi), impacchettata con sponsorizzazione griffata Tod’s (2,7 milioni di euro). Viva il Comune se invece di battere solo cassa a Roma va in cerca dei privati. La caccia grossa allo sponsor in passerella (qualcuno, ribaltando l’ordine degli addendi, la chiama malignamente art-washing) è pratica antica, addirittura pre Expo: il restauro della Galleria fu possibile solo grazie al generoso sostegno dell’improbabile ma efficace combo Versace + Prada. Manca poco per l’assaggio di fioritura dei rododendri dell’Oasi Zegna in piazza Duomo (si parte con la Design Week, poi la maison curerà lo spazio verde, emendato dalle palme) e già si festeggia un nuovo sodalizio: Palazzo Reale (sempre il Comune a caccia di sostenitori) avrà un bancone nella Grande Anticamera di accesso alle mostre più multifunzionale dell’attuale, con efficientamento della biglietteria, e vedrà interventi di restauro e recupero dei suoi tesori: grazie alla partnership appena siglata tra Palazzo Marino e Dolce&Gabbana.
Un’operazione complessa, di circa un milione di euro, in parte già definita dalla prima determina di approvazione dell’accordo (altri atti amministrativi seguiranno). In cambio, Palazzo Marino concede a Dolce&Gabbana l’utilizzo di spazi all’interno di Palazzo Reale per l’organizzazione di serate a invito, dodici in tutto, di cui 6 con “l’utilizzo contestuale della Sala Otto Colonne per cocktail/cena” e per visite riservate, dopo gli orari di chiusura, della giga-esposizione (poi itinerante nel mondo) Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana, che da domani e fino al 31 luglio porterà a Palazzo Reale “la prima mostra delle creazioni uniche della casa di moda che racconta la storia artistica e creativa di Domenico Dolce e Stefano Gabbana” (dieci sale, curatela della top-storica-della-moda Florence Müller, con mons. Alberto Rocca, direttore dell’Ambrosiana, nel comitato scientifico). “Ma si vede quanto amiamo Milano?”, dicono abbia ripetuto un Domenico Dolce, ipnotizzato da Palazzo Reale, girando tra le sale. Tutto si tiene.