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Gran Milano

Tre milioni di pacchi in tre mesi: il retail milanese è digital

Daniele Bonecchi

Gli acquirenti online sono in costante aumento e l'esercito dei furgoni chiede maggiore organizzazione e logica nel comparto: serve una riflessione sul sistema distributivo e la gestione della logistica urbana

Nei giorni in cui il comune di Milano battezza la semi isola pedonale di Montenapo, i grandi player del digital retail (non solo Amazon) spiegano che sono 3 milioni i pacchi che vengono recapitati nel cuore dell’area metropolitana, trasportati da furgoni, pony e veicoli di vario genere. L’amministrazione cittadina – come promesso dal sindaco Sala – ha varato la Ztl Quadrilatero della Moda, negli isolati dalle vie Manzoni, Senato, San Damiano, corso Monforte, via Cino del Duca; strade a loro volta confinanti con l’attigua Ztl di corso Europa e con l’area pedonale compresa tra piazza San Babila, corso Vittorio Emanuele, piazza Duomo, Galleria Vittorio Emanuele II, piazza San Fedele. Naturalmente fioccano le deroghe: per i residenti, artigiani e impiantisti occasionali, mezzi di soccorso. Viste le attività della zona legate alle più importanti maison che organizzano eventi di richiamo internazionale, sono previste alcune deroghe per i veicoli destinati al supporto delle manifestazioni, previa autorizzazione. Previste deroghe anche per i veicoli per il trasporto cose, dalle 2 alle 8 del mattino, per prodotti alimentari deperibili anche dalle 16 alle 18 tutti i giorni, per il tempo strettamente necessario per il carico e scarico, e per i veicoli di esercenti del commercio, dalle 2 alle 10 del mattino per la consegna di prodotti acquistati online. Eccoci al punto.
 

Secondo i big del digital retail nel primo trimestre del 2024 nell’area metropolitana sono quasi 3 milioni gli acquirenti online di beni e servizi. Tra questi 2,2 milioni di utenti (+ 300 mila rispetto al 2023) sono clienti abituali. Lo scontrino medio degli acquisti online nel territorio è superiore rispetto a quello medio a livello nazionale e del 26 per cento in più per gli acquirenti abituali. Le categorie merceologiche più incidenti nel panorama del digital retail locale nell’ultimo semestre sono salute e benessere, con un valore del 35,6 per cento, seguita da spesa alimentare (34,8 per cento) e abbigliamento (32,6 per cento).
“L’acquisto in rete è oggi consuetudine per gli acquirenti nell’area metropolitana di Milano e nelle province di Monza Brianza e Lodi. Lo dimostrano i numeri di NetRetail, dai quali emerge che 7 acquisti di prodotti fisici su 10 avvengono tramite eRetailer e quasi metà degli acquisti di servizi e beni digitali sono fatti direttamente sul sito web o l’app del produttore”, commenta Roberto Liscia, presidente di Netcomm, che prosegue: “I benefici principali dell’acquisto online sono la convenienza, l’efficienza dei mezzi digitali e il risparmio di tempo”. "La ricerca Netcomm di quest’anno evidenzia, per i nostri territori – rileva Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – un dato in ulteriore crescita rispetto al 2023. Digitale e negozio fisico non devono essere in contrapposizione, ma integrarsi sempre più: l’omnicanalità è un fattore di crescente importanza per le imprese”.
 

L’ambiente digitale influenza in misura notevole anche gli acquisti tradizionali. La quota di acquisti in negozio orientati da almeno un touchpoint digitale ammonta oggi al 44,6 per cento del totale degli acquisti in store. Eppure, chi opera le consegne finali di tutti questi beni lamenta un crescere dei problemi, legati soprattutto al rallentamento dei flussi di traffico in entrata su Milano. Il mito della “città smart” si regge su migliaia e migliaia di consegne che il cliente pretende sempr più efficienti, ma che rischiano di diventare più difficili. Inoltre questo mutamento ha un effetto di sistema anche sul versante del trasporto merci tradizionale (leggi Tir e grandi camion). La ricerca offerta dalla Cgia con l’Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori (Aiscat) è inequivocabile: sulla Milano-Brescia viaggiano ogni giorno 25.920 Tir, mentre sulla Torino-Milano “solo” 13.636. Anche sull’A1 Milano-Bologna il numero dei Tir giornalieri ha toccato quota 23.431. Certo, non si fermano tutti a Milano. Ma vanno poi conteggiati i mezzi che gravitano nel mare magnum della logistica lombarda. Un’orgia di numeri e percentuali che mette in luce una profonda trasformazione del sistema distributivo, che dovrebbe spingere l’amministrazione pubblica (Comune, Città metropolitana e Regione) a una riflessione sulla mobilità delle merci: le vere protagoniste di questa stagione.

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