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Una rigenerazione urbana chiamata Fnm. Non solo treni

Daniele Bonecchi

C'è un progetto di rigenerazione urbana che interessa la città e un’ampia fetta della Regione, lungo il tracciato ferroviario che porta da Milano a Malpensa

Per una volta non sono i pendolari incazzati a fare notizia, ma un progetto di rigenerazione urbana che interessa la città e un’ampia fetta della Regione, lungo il tracciato ferroviario che porta da Milano a Malpensa. Si tratta della direttrice che, partendo da piazzale Cadorna (capolinea storico di Trenord) attraversa le stazioni di Bovisa, Saronno e Busto Arsizio fino a Malpensa. Saranno impegnati 188 mila mq per un insieme di progetti da 2 milioni di mq. Oltre a servizi e infrastrutture è prevista una massiccia piantumazione e la realizzazione di un tracciato ciclabile di 54 km fino all’aeroporto.

Andrea Gibelli, presidente del Gruppo FNM, la holding della mobilità regionale, spiega al Foglio il progetto “Fili”. Rispetto al tema della mobilità, dice, “abbiamo scelto di operare sulle grandi comunità. Abbiamo deciso di costruire il nostro percorso non tanto su un modello di offerta ma rispondendo ai bisogni e alla domanda delle comunità, dei grandi generatori di traffico: dalle università agli ospedali ai luoghi di lavoro. Gli spazi dove si raccoglie questa domanda sono le stazioni, che hanno bisogno di una rinnovata integrazione col territorio”, superando la visione delle stazioni come vetrina commerciale. “Il progetto Fili riporta le stazioni all’interno del tessuto urbano – insiste Gibelli – con una integrazione che supera le fratture che la ferrovia può aver generato nel tempo”. Ma veniamo al progetto concreto che interessa quattro stazioni su di un percorso di 54 km. “Saranno quattro grandi hub ferroviari attorno ai quali ci saranno anche housing sociale, centri culturali, strutture per lo sport ed il tempo libero”.

L’intervento destinato ad avere un forte impatto riguarda il tracciato che dalla stazione di Cadorna porta a via Pagano, attraversando il parco che fronteggia la Triennale. Oggi è il cuore dello snodo regionale con decine di binari che s’intrecciano. Proprio lì si insedierà una foresta pensile che darà continuità all’isola verde su un’area di 50 mila mq. A Cadorna è nato il primo progetto di partnership pubblico-privato, si realizzerà la copertura verde della ferrovia, ampliando il parco Sempione. Sarà una “fabbrica dell’ossigeno, con alberi e coperture realizzate con materiali che assorbono le polveri inquinanti”. Alla Bovisa, in partnership col Comune di Milano verrà riqualificata l’intera area “grazie al bando Reinventing Cities, iniziativa del gruppo C40”. Sorgerà la nuova sede del Gruppo FNM, nel cuore di un quartiere oggetto di un grande piano di rinascita urbana. L’area interessata è di circa 91 mila mq. Il Nodo Bovisa sarà la nuova porta di accesso alla città dall’aeroporto di Malpensa, un hub strategico. “Alla Goccia, dove sarà ospitato il campus del Politecnico, noi abbiamo immaginato, proponendolo al progettista Renzo Piano, di considerare la stazione Bovisa come un abilitatore di mobilità”. A Saronno FNM riorganizzazerà  “un polo infrastrutturale tecnologico manutentivo di Saronno centro, con l’obiettivo di raggiungere alti standard di funzionalità e di sicurezza e migliorare l’accessibilità e la viabilità, ci sarà poi il restyling della stazione e la riqualificazione delle aree”, spiega Gibelli. Nei giorni scorsi è stato presentato il progetto esecutivo di Busto Arsizio – la tratta finale dell’intervento previsto – finanziato con 26 milioni di euro dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC). L’intervento prevede la riqualificazione della stazione e delle aree adiacenti e la costruzione di un parcheggio multipiano. “Anche a Busto Arsizio – ha sottolineato in quell’occasione l’assessore alle Infrastrutture Maria Terzi – gli interventi urbanistici e infrastrutturali previsti dal progetto sono finalizzati a migliorare il territorio riqualificando la stazione di Ferrovienord. Recuperare porzioni di territorio, avendo una visione d’insieme, significa attivare un volano di sviluppo che avrà ricadute positive per i residenti e per gli utenti dei servizi”. Ci sarà anche – conclude Gibelli – una pista ciclabile in grado di collegare Milano a Malpensa, attraversando 24 comuni in totale sicurezza, circondata completamente dal verde”. Intanto, sul fronte Trenord si avvicina – assemblea dei soci in programma nei prossimi giorni – anche la nomina di Andrea Severini come nuovo ad, al posto di Marco Piuri che resterà dg di FNM. Incarico arduo quello di Severini (pare fortemente voluto dal plenipotenziario di Fdi a Milano, Ignazio La Russa) che viene da Psc, un gruppo internazionale specializzato nella progettazione di impianti tecnologici per le grandi opere. A inizio settimana il  cda FNM ha approvato anche il piano strategico 2024-2029, investimenti lordi per 1,3 miliardi.

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