Gli australiani arrivano a Milano
Chi sono e quanto valgono gli sviluppatori di Lendlease, pronti a prendersi Arexpo e Santa Giulia
Perché devono essere gli australiani a insegnarci come rifare buona parte del look immobiliare e residenziale milanese, o meglio di buona parte dell’hinterland cittadino, noi che possiamo annoverare il grattacielo più bello del mondo (il Bosco Verticale) già copiato anche in altre metropoli estere? Sarebbe la domanda da porsi, quando si accosta il nome di Lendlease Group allo sviluppo di due progetti rilevanti per l’area metropolitana, vale a dire “l’eterna” – visto il tempo che è passato dall’avvio del cantiere – Santa Giulia, laddove sorgono anche le tre torri del quartiere generale di Sky Italia, e la superficie occupata fino all’ottobre 2015 dall’Expo. Perché passa appunto da Sidney il futuro di questi due progetti non certo facili da realizzare viste le dimensioni. Sui terreni dell’Esposizione universale gestiti ora da Arexpo il gruppo che è rappresentato in Italia da Andrea Ruckstuhl, capo della divisione Europa, Middle East e Africa – difficilissimo trovare sue interviste sulla carta stampata, salvo qualche rara eccezione negli anni addietro – ha battuto nettamente, almeno così pare, la cordata Stam-Vitali (tandem che era pure in corsa per l’area del Portello in città dove invece Barbara Berlusconi voleva costruire lo stadio del Milan). Per lo sviluppo di Santa Giulia è invece alle battute conclusive dell’accordo con la Risanamento delle banche su un masterplan di 400 mila metri quadrati che complessivamente, tra residenziale, terziario e commerciale, potrebbe garantire, una volta terminato e messo a reddito, qualcosa come 2,5 miliardi di ricavi (a fronte di costi per 1,3 miliardi). Una doppietta mica da poco per chi finora era uno sconosciuto sul mercato italiano dell’immobiliare. Un soggetto, Lendlease, che poi potrebbe, come pare, correre anche per la riqualificazione degli Scali ferroviari cittadini una volta che il Comune di Milano avrà definito la procedura. E in questo caso, per restare in ambito calcistico, sarebbe un triplete in salsa australiana.
Ma chi sono, per l’appunto, questi immobiliaristi, o meglio sviluppatori di progetti, che arrivano dalla terra dei canguri? Del suo uomo di punta, Rucksthul, comasco, classe 1971, si sa poco, anche perché lavora dal 2005 per gli australiani, dapprima standosene a Montecarlo e poi nel quartiere generale europeo del gruppo a Londra. Prima ancora lavorava per una società di ingegneria facendo la spola tra l’Italia e il Brasile. Mentre l’inizio della carriera professionale fu in Permasteelisa, uno dei gioiellini industriali del made in Italy (è leader mondiale nelle facciate architettoniche in vetro e acciaio) da anni però in mano agli stranieri.
Ma la stessa Lendlease non è un soggetto così acerbo del mercato italiano. Basti dire che i primi segnali della sua presenza sul mercato nazionale risalgono addirittura al giugno 2001 quando l’allora potentissima e spavalda Pirelli Real Estate (braccio armato nel mattone della Pirelli oggi cinese), che aveva in Carlo Puri Negri il suo dominus (oggi è presidente di Aedes, la società con il re degli outlet Giuseppe Roveda, ossia Mr. Serravalle Scrivia) strinse un accordo strategico per il finanziamento e la realizzazioni di grandi opere. Allora vennero spese parole mirabolanti dalle controparti coinvolte. Ma di fatti pochini, anzi zero visto che poi le cronache non ne riportano mai più. Anche se gli australiani, poi, qualcosina nel loro piccolo l’hanno fatta. A partire dal processo di ristrutturazione degli Spedali Civili di Brescia (intervento complessivo da 36 milioni di euro), oltre alla gestione del cantiere per l’ammodernamento dell’Ospedal Grando di Treviso, senza trascurare anche la gestione del project management dell’assai più noto Hotel Gallia di Milano di proprietà dello sceicco del Qatar. Ma tra i 18 progetti di sviluppo che hanno vista e vedono coinvolta la società dell’altro emisfero figurano a vario titolo l’Armani Hotel in corso Manzoni, il Freccia Rossa Shopping Center di Brescia, il quartiere vip di Citylife sempre a Milano, oltre ad aver monitorato e coordinato il design di una parte degli impianti delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. Anche se ora il progetto più ambizioso e a lunga scadenza è quello per realizzare il cosiddetto Eco Village che sorgerà entro il 2030 su una superficie di oltre 500 mila metri quadrati a Marino, in provincia di Roma. Capitale nella quale gli australiani sono già impegnati nel pool di professionisti che dovrà, prima o poi, dare alla luce il nuovo stadio della Roma di James Pallotta, sempre che i grillini lo vogliano.
Comunque, con Lendlease si può star tranquilli. Il gruppo che l’anno prossimo compirà i 60 anni di vita e che conta 12 mila dipendenti in tutto il mondo ha progetti di sviluppo in pipeline per un controvalore di quasi 50 miliardi di dollari tra Chicago, Melbourne, Londra, Kuala Lampur e, giustappunto, Milano. Anche se a onor del vero per ora la loro branch italiana fattura solo 8 milioni. Ma, nel frattempo, poco prima dell’estate sono state costituite le newco per lo sviluppo locale ed è già stata approntata la società operativa che gestirà il cantiere di Santa Giulia assieme a Risanamento.