Una scena dello spot Ikea “La violenza tra le mura domestiche”

La violenza sulle donne e il pragmatismo (pure paritario) di Milano anche in questo

Paola Bulbarelli

Il 25 novembre è la giornata mondiale contro le molestie (non Hollywood Babilonia)

Questa volta non è “la commedia delle molestie”, non è Hollywood Babilonia. Non sono avances fuori dal set né la retorica con cui troppo spesso si ammantano anche le buone cause. Qui si tratta di sberle, pugni, calci quando va bene. La violenza sulle donne, quella vera. Con un costo che si aggira sui 17 miliardi di euro l’anno tra spese sanitarie, cure psicologiche, acquisto di farmaci, perdita di produttività. Milano, e meno male, riesce a essere pragmatica anche in questo. Il 25 novembre è la giornata mondiale contro questa violenza. “La violenza tra le mura domestiche” dice di un universo chiuso e arretrato, ci sono buone pratiche per affrontarlo.

 

Persino l’hastag #PerUnaGiustaCasa Ikea, la campagna di sensibilizzazione dei mobili svedesi contro la violenza domestica. Per dare visibilità al tema, per la prima volta i punti vendita Ikea in Italia saranno il palcoscenico dove attori professionisti del Teatro Filodrammatici di Milano e del Teatro Stabile d’Abruzzo rappresenteranno scene di violenza domestica. “La casa non è fatta per difendersi” è il titolo del video che vede il disagio di una coppia mentre si muove in uno store Ikea. Ma al bisogno, a Milano, ci sono molti indirizzi cui rivolgersi: CADMI - Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate ONLUS (02-55015519), CeAS - Centro Ambrosiano di Solidarietà (02.21597302), Centro di ascolto e soccorso donna Ospedale San Carlo Borromeo 02/4022.1), Cerchi d’Acqua Onlus (02. 58430117),  Fondazione Somaschi ONLUS (02.62911975),  SED – Servizio Disagio Donne Caritas Ambrosiana (02 - 76.037.1),  SVS Donna Aiuta Donna ONLUS (02. 55038585),  SVSeD - Soccorso Violenza Sessuale e Domestica del Policlinico,  Telefono Donna (02.64443043/44). 

 

 

Oltre al 1522, il numero di pubblica utilità attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che  mobile. Tenendo conto che esiste, però, anche il caso inverso, ossia quello degli uomini che subiscono vessazioni, stalking e botte da parte di mogli e compagne. E poi ci sono le percosse, più frequenti di quanto si creda, a base di calci, morsi, graffi, schiaffi e capelli strappati e altre crudeltà. Un fenomeno meno noto e meno discusso, come se fosse un tabù, ma che esiste e che lentamente sta provando a emergere dalla cortina di silenzio che lo circonda. E a Milano esiste anche il centro Ankyra (324 9246057) l’unico, insieme al Ceav di Vicenza che si occupa di uomini vittime di violenza domestica.

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