Il Progetto Itaca, storia di un successo contro i disturbi mentali
Oggi l'associazione compie 19 anni e in questo tempo è riuscita ad assistere oltre 100 mila persone, formare migliaia di volontari e avviare progetti in tutto il paese
Milano, 1999: sette amici alle prese con disturbi mentali di vario tipo (alcuni in prima persona, altri indirettamente) si incontrano per discutere su come aiutare chi si trova a far fronte a questo genere di problemi. Tra di loro c’è Ughetta Radice Fossati: “Non volevamo partire da una critica o da una denuncia; ci erano ben chiare le mancanze e i bisogni, ma era sui secondi che abbiamo deciso di lavorare. Le nostre storie personali ci avevano insegnato che riconoscere il disagio non è facile come sembra. Io stessa, insegnante da tempo, credevo di poter interpretare i problemi degli adolescenti, ma così non è stato. Il ritardo nell’individuare il disturbo di mia figlia e il conseguente ritardo nell’accedere alle cure ci ha conviti che era necessario fare qualcosa. Così è nato Progetto Itaca”. Oggi Progetto Itaca compie 19 anni e in questo tempo l’associazione è riuscita ad assistere oltre 100 mila persone, formare 1.520 volontari, avviare circa 50 progetti di prevenzione, formazione e riabilitazione in tutto il paese. Nel corso del 2017 Progetto Itaca Milano ha toccato migliaia di beneficiari: più di 31 mila ore di volontariato dedicato all’Associazione, oltre 4.000 studenti delle superiori, coinvolti dal progetto di prevenzione nelle scuole, 187 persone iscritte a Club Itaca Milano, più di 200 colloqui di orientamento tenuti da Itacounseling, più di 100 utenti dei 13 gruppi di auto e mutuo aiuto, 16 contratti di lavoro promossi per persone con malattie maggiori. “Siamo convinti – ha spiegato Luca Franzi, presidente di Progetto Itaca Milano – che solo con un rigoroso lavoro di informazione e prevenzione sia possibile combattere lo stigma che ancora colpisce chi soffre di malattie della mente”. Progetto Itaca ha realizzato un’indagine attraverso dei questionari compilati da tutti i soggetti coinvolti. La codifica e l’elaborazione dei dati emersi è stata curata da Stefano Draghi, docente di Information Technology presso Iulm. E’ emerso che il 35% dei familiari ritengono di non avere sufficienti informazioni circa la patologia che affligge i loro cari, inoltre il 70% dei familiari sostiene di non sapere cosa sia il Piano Terapeutico Individuale (trattamento previsto per legge in Lombardia). La situazione non è migliore per i pazienti, il 45% dei quali sostiene di non essere adeguatamente informato in merito. Parlarne è fondamentale.
Anche per questo, e per raccogliere fondi, è stata organizzato uno straordinario evento al Pirelli HangarBicocca a sostegno di Progetto Itaca. La serata è stata resa possibile grazie al generoso contributo di due sponsor d’eccezione, il brand di alta gioielleria Vhernier, importante partner e sostenitore dell’Associazione, e la Fondazione Paolo Clerici, recentemente costituita da Paolo Clerici, noto imprenditore e presidente del Gruppo Coeclerici, con l’obiettivo di sostenere importanti progetti di charity e culturali. Il padrone di casa, Marco Tronchetti Provera, ha dato il là alla serata con la madrina, l’indispensabile Matilde de’ Medici. Nel magico spazio de “I Sette Palazzi Celesti” di Anselm Kiefer sono arrivati Gioia Moratti, Alberto Rusconi e il figlio Edilio con la moglie, Maurizio Traglio con la moglie Isabella Vismara, Laura Colnaghi Calissoni, Paolo e Antonella De Santis, Giampiero Bodino, Roberto Spada, Giovanni Gastel con Isabel Guardans Cambò, Paolo Scaroni, Ernesto Mauri, Clarice Pecori Giraldi. Tutti incantati dalla voce di Courtney A. Mills del Metropolitan Opera e dal cantante lirico Christian Chiapperini. Eleganza sobria, molto milanese. Pochi gioielli, pochi fronzoli.