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La rivoluzione (molto milanese) dei dentisti low cost e il grande Stomatologico

Daniele Bonecchi

Dopo gli anni del turismo per affrontare le cure del dentista in Croazia o in Ungheria oggi il low-cost stomatologico è presente a Milano con decine di ambulatori e cliniche private

Il ricordo più doloroso, per i lombardi costretti a ricorrere alle cure del dentista, oltre al conto da pagare è la vicenda di Lady Dentiera: la truffatrice che aveva speculato sulle risorse pubbliche e ha trascinato nel vortice del malaffare anche la sanità pubblica di Lombardia, un paio d’anni fa. Acqua passata, Milano sta vivendo una piccola ma significativa rivoluzione (anche in termini di giro d’affari) che riguarda il business delle cure odontoiatriche. Dopo gli anni del turismo per affrontare le cure del dentista in Croazia o in Ungheria, che hanno fatto soffrire non poco gli studi privati milanesi, oggi il low-cost stomatologico è presente in città con decine di ambulatori e cliniche private a basso costo (e qualche rischio per la salute) e non c’è più bisogno di viaggiare, anzi si attraggono pazienti.

 

Ma a Milano c’è anche l’Istituto Stomatologico Italiano che, forte dei suoi 110 anni di storia, ha deciso di lanciare una campagna per facilitare le cure un po’ per tutti. Anche con una unità mobile odontoiatrica, tra le prime in Italia, ideata proprio per facilitare l’accesso alle cure dei cittadini fragili e per sensibilizzare la comunità sui temi della prevenzione delle patologie, in particolare dello screening del cancro orale. “Mobilità, prevenzione, ma non solo. L’unità mobile odontoiatrica – spiega il direttore generale dello Stomatologico, dottor Dario Seghezzi – è attrezzata con apparecchiature specialistiche anche per poter intervenire, in accordo con gli enti e le istituzioni preposte e ottenute le autorizzazioni necessarie, in occasione di emergenze o situazioni di calamità naturale, rispondendo così ai bisogni odontoiatrici più urgenti della popolazione”.

 

Ma l’idea dell’unità mobile rientra, a sua volta, in una rivoluzione del pensiero che sta coinvolgendo tutto il sistema della Sanità lombarda, ispirato a un più efficace presidio del territorio. Ad esempio l’unità dello stomatologico ha la possibilità di erogare prime visite e prestazioni direttamente presso i Centri diurni disabili, le Residenze sanitarie assistenziali e altre strutture e associazioni che si occupano di fragilità. Un tipo di attenzione ai pazienti che è nel Dna di quella che è una delle istituzioni più meritorie della sanità Milanese.

 

L’Istituto Stomatologico Italiano è nato nel 1908 per l’iniziativa di liberi docenti che esperienze di avanguardia negli Stati Uniti e in altri paesi, seppero dimostrare che l’odontoiatria è una disciplina medica a tutti gli effetti. Il fondatore, Carlo Platschick era stato il primo titolare della cattedra di Clinica odontoiatrica a Pavia, nel 1891. Fedele alla sua ispirazione, dal 2005 Istituto si è diventato una Cooperativa sociale Onlus, proprio per meglio svolgere una funzione utile al territorio. Oggi rappresenta un’eccellenza in ambito stomatologico con oltre 120 mila prestazioni odontoiatriche e di chirurgia orale e maxillo facciale ogni anno, anche in convenziona con il Servizio sanitario nazionale ed è scuola di specializzazione dell’Università degli Studi di Milano. Tra medici e odontoiatri dipendenti e liberi professionisti sono 154 gli specialisti oggi in attività con 15 reparti specialistici e 75 poltrone odontoiatriche. Se volete, è una risposta alla ricerca del dentista low cost. In ogni caso è un’eccellenza milanese che nas ce da un’idea “pubblica” ma non statale della Sanità, e che da più di un secolo rende accessibili cure che non tutti, ancora oggi, potrebbero permettersi.

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