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L'imperdibile arte dei mercatini di Natale, storie di gran Dame

Paola Bulbarelli

I mercatini prenatalizi che propongono vintage e antiquariato solidale coprono tutta Milano. E nello spazio dell’Oratorio della Passione della Basilica di Sant’Ambrogio la mostra mercato benefica è ormai una consuetudine

La storia affonda le radici addirittura nel 1617, in Francia, quando San Vincenzo de’ Paoli costituì la prima carità a sostegno dei poveri con le sue famose Dame, per arrivare poi a Milano nel 1857 con la nascita dei Gruppi di Volontariato Vincenziano. Da allora, un solo credo: aiutare il prossimo bisognoso. “Quattro secoli di carità organizzata” è stato lo slogan dell’anno. Che tradotto nei numeri meneghini significa 227 volontari iscritti di cui 166 attivi e 61 sostenitori, con la collaborazione di 163 volontari aggregati, 10 suore Figlie della Carità, 30 dipendenti di cui 9 educatori e 2 assistenti sociali e 3 collaboratori. I volontari associati e aggregati hanno prestato 73.844 ore del loro tempo all’Associazione, così suddiviso: 43.103 ore per servizi e 30.741 ore dedicate a riunioni, formazione, organizzazione, fund raising. Un lavoraccio, insomma. Che le dame di San Vicenzo portano avanti stoicamente come dimostra la presidente, Roberta Frignati Premoli (ex direttore di banca), coadiuvata dalla vice Maria Teresa Cavagna di Gualdana Musso (Alida Brunoni, tesoriere e Beatrice Cattaneo, segretario) che dedica tutto il suo tempo a far quadrare i conti: le fonti di finanziamento per le attività, nel 2017 hanno superato il milione e 500 mila euro, e tenendo conto che la quota associativa annua è di 48 euro significa che gli introiti arrivano da elargizioni private, legati testamentari, proventi da manifestazioni come la Fiera di San Vincenzo, contributi da enti privati e pubblici.

 

Non c’è dubbio che i Gruppi di Volontariato Vincenziano, siano un vero e proprio esercito delle donne a cominciare dal consiglio (Silvia Amici Gavazzi, Luana Pistoresi Binelli, Maria Luisa Ferrario Mazzucchelli, Elena Guenzi Valle, Donatella Pacitti Marcellino, Annamaria Tromba Pasquali, Maria Ludovica Radice Fossati Nava, Anna Maria Rossi di Montelera Bicocchi, Patricia Sartorio Terzi, Aurora Villa Castelli, Marina Sauli Scassi Robbi de Agostini, Maddalena Varasi Guaineri). Tutte impegnate a sostenere anziani, famiglie, ragazzi. Pronte a scendere in campo con tanto di grembiule e targhetta con il nome per essere in prima fila alla Fiera che, due volte l’anno – novembre e maggio – da 110 anni (unica interruzione durante la guerra) viene organizzata per raccogliere fondi. Edmèe Visconti (responsabile dell’antiquariato) Francesca Borletti, Giulia Pucciani, Marina Robbi e altri centocinquanta organizzano e preparano le varie sale dove trovare mobili, piatti, libri, oggetti vari ma anche marmellate, dolci e specialità natalizie.

 

A dare il via al brocantage e all’antiquariato furono Margherita Brivio Sforza (mamma di Edmèe) e Franca Dubini: riuscivano a raccogliere pezzi straordinari dalle generose e nobili famiglie milanesi che tutt’ora donano senza avere in controparte che la gioia di un sorriso. Tutta Milano offre quel che può e il ricavato viene devoluto, unica associazione, al 100 per cento. C’è chi svuota solaio o cantina, chi apre gli armadi e chi non si dimentica nel testamento. I mercatini prenatalizi che propongono vintage e antiquariato solidale, ormai, coprono tutta Milano. Nell’affascinante spazio dell’Oratorio della Passione della Basilica di Sant’Ambrogio, affrescato da Bernardino Luini, la mostra mercato benefica è ormai una consuetudine. Parte del ricavato è destinato alle opere caritative della parrocchia fra cui la Casa d’accoglienza per anziani. Altra mostra mercato è quella alla chiesa di San Marco, appuntamento fisso per i milanesi e non, in cerca di qualche chicca di antiquariato. Allestita negli spazi che furono sede dell’antico convento degli agostiniani che ospitò anche il quattordicenne Mozart (si esibì con grande successo durante numerose serata private nei più importanti palazzi milanesi), offre dai mobili agli argenti a quadri e stampe d’epoca, gioielli e bijoux d’epoca. Anche in questo caso, parte del guadagno serve a sostenere le opere della chiesa di San Marco. Anche il Banco benefico del Piccolo Cottolengo Milanese di don Orione è giunto alla 70° edizione. Era il lontano 1948 quando i primi volontari si radunarono e rimboccarono le maniche dando il via a questa grande opera caritativa. Tutti gli oggetti in esposizione arrivano da donazioni di generosi benefattori e vengono messi in vendita per contribuire al soddisfacimento dei bisogni assistenziali degli ospiti disabili ed anziani. I mercatini natalizi benefici sono una tradizione irrinunciabile per le vere signore di Milano. Ma non soltanto per loro.

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