Gli aeroporti di Milano cambiano pista
Brunini, il nuovo ad di Sea, arriva dal mondo F2i, socio di minoranza rispetto al Comune. Nuove strategie in vista?
Sea cambia pelle: Armando Brunini, già vicepresidente, è il nuovo amministratore delegato. Nessuno (o quasi) se l’aspettava: ma Beppe Sala ha scelto la discontinuità per la più brillante (al netto di A2A) delle utilities controllate dal Comune. Dopo gli anni bui dell’addio di Alitalia a Malpensa e la lenta ma inesorabile ripresa guidata prima da Giuseppe Bonomi e consolidata poi da Pietro Modiano, oggi Sea è un giocattolo da 33 milioni di passeggeri anno e un dividendo da 70 milioni. Dopo la partenza anticipata di Modiano verso Carige, la società ha dato l’avvio a un radicale cambio di modello della governance, con l’istituzione di un ad e dg. La partita sembrava chiusa con l’ascesa di Giulio De Metrio, braccio destro di Modiano, ma evidentemente Sala ha pensato a una prospettiva diversa, e soprattutto a un diverso rapporto col socio di minoranza F2i, dalla cui esperienza proviene appunto Brunini. Si vedrà nelle prossime settimane come si svilupperanno le strategie di Sea, che s’intrecciano con le sorti di Alitalia. F2i, con un occhio alla fusione (per ora accantonata) con l’altro gioiello lombardo: lo scalo di Orio al Serio. Il sistema Milano allarga i suoi orizzonti.