Il rinnovo di Pereira è veramente difficile
Oliver Widmer tenta di prolungare il contratto del sovrintendente della Scala. Ma la sua accorata risposta pubblica è stata colta e disapprovata anche da chi di lirica capisce nulla
Cicip. Approvazione piena dei milanesi al sindaco Beppe Sala per la battuta vanziniana con cui ha accompagnato il tweet dell’assegnazione delle Olimpiadi del 2026: (“Milano-Cortina, due giri di Rolex”): a un anno dalla scomparsa, Guido Nicheli, “il Dogui”, è rimasto nel cuore della città con le sue folgoranti battute bauscione. Il tripudio per la vittoria che ha messo in ginocchio i Cinque stelle, detestati in città a dispetto (o forse a causa?) della sede della Casaleggio associati a due passi dalla Mediobanca, non sembra però non aver sedato l’irritazione del consiglio del Teatro alla Scala, di cui Sala è presidente, per il maldestro tentativo di prolungamento della sovrintendenza Pereira messo in atto dal marito di Cecilia Bartoli, Oliver Widmer. La manfrina del messaggio di interruzione del contratto per le tre opere già in cartellone, tutto un esclamativo tenorile, e dell’accorata risposta pubblica di Pereira (“non mi abbandonate”) è stata colta, capita e disapprovata anche da chi di lirica capisce nulla e mai ha visto Pereira di persona. Il prolungamento del suo contratto a oltre febbraio 2020, a questo punto lo vediamo veramente difficile.
Ciciap. Di ritorno dalla vacanze estive, le sciurette milanesi del gioiello, attività prediletta di chi non sa o può fare altro, troveranno ad attenderle una brutta sorpresa. Lucia Odescalchi, Kounellis bijoutière con i suoi gioielli finto poveri, a settembre aprirà bottega in via Borgonuovo, la seconda dopo quella di via Della Penna, a Roma. L'unica in grado di tenerle testa, per censo e gusto, è Madina Visconti.