L'autotrasporto merci elettrico esiste e rende la città più verde
Il caso di Niinivirta Transport spa, unica in Italia ad utilizzare mezzi pesanti per le consegne sostenibili a zero emissioni
Dal 1° ottobre, la nuova fase di Area B ha esteso il divieto di circolazione a Milano di gran parte dei diesel euro 4. Secondo l’elaborazione del centro studi di AutoScout24 (dati Aci), con le nuove restrizioni si stima che salirà a circa 150-160 mila il numero delle vetture di imprese e cittadini milanesi che non potranno più circolare in quest’area, senza considerare tutti quelli che abitano fuori città. Dati 2018, il parco circolante a Milano è costituito da 693.084 auto, di cui il 23,6 per cento in classi Euro 0 benzina ed Euro 0-1-2-3-4 diesel. Ma, oltre a cambiare diesel, le risposte green all’inquinamento da traffico esistono e (oltre al crescente numero di veicoli ibridi o elettrici ad uso privato in circolazione) riguarda proprio uno dei settori più importanti (e inquinanti) dell’economia lombarda: la logistica. Sì perché, mentre la distribuzione delle merci sulle grandi distanze si affida alla ferrovia (oltre che ai Tir), l’ultimo miglio, quello che porta la merce in città e a casa nostra, è il più difficile. E deve combattere anche contro l’inquinamento urbano. Per rispondere a una esigenza che combina mercato e ambiente, Niinivirta Transport spa nel 2014 ha deciso di trasformare la sua flotta di camion in veicoli elettrici. Da allora l’azienda, “unica in Italia ad utilizzare mezzi pesanti per le consegne sostenibili a zero emissioni”, spiega Paolo Ferraresi, managing director di Niinivirta Transport, ha iniziato un’attività che potrebbe fare scuola nel perimetro della Grande Milano. Filiali in Italia e nel nord Europa, l’azienda ha una cinquantina di dipendenti e la propria centrale operativa a Tribiano, a un passo da Milano. Tanti i clienti che utilizzano la mobilità pulita, soprattutto nel settore dell’abbigliamento e del design. L’azienda ha investito 3 milioni nell’acquisto di veicoli elettrici. Ma Ferraresi sta già lavorando ad un nuovo sistema di ricarica dei veicoli, sviluppato in collaborazione con l’Università di Tampere in Finlandia. Perché il futuro della logistica è elettrico. E green.