Anno nuovo, beneficenza vecchia
In attesa del concerto straordinario del 4 febbraio al Teatro alla Scala per i vent’anni della Fondazione Rava l’altra sera l’associazione LiberaMente ha organizzato una serata affollatissima nella Sala del Re della Stazione Centrale
Anno nuovo, beneficenza vecchia, dice l’amica presenzialista, alla quale si deve riconoscere però il merito di lasciare almeno centomila euro all’anno in no profit fra serate, tavoli, raccolte, aste, concerti, ultimamente a favore dei bambini. In attesa del concerto straordinario del 4 febbraio al Teatro alla Scala per i vent’anni della Fondazione Rava diretto da Lorenzo Viotti, in programma due tempi ad alto pathos come il Primo concerto di Brahms e la Quinta sinfonia di Shostakovic, in sala la testimonial Martina Colombari, l’altra sera l’associazione LiberaMente ha organizzato una serata affollatissima nella Sala del Re della Stazione Centrale per raccogliere fondi a favore del nuovo Ambulatorio per Adolescenti della Casa Pediatrica di Milano al Fatebenefratelli.
Due le particolarità, molto trascurate per ragioni diverse: il coro dei genitori del Collegio San Carlo a causa della maggiore attrattiva delle chiacchiere, e per pura ignoranza la segretissima scala che, aprendosi dietro uno specchio del bagno, costituiva l’eventuale via di fuga del re da eventuali attentati.