Fare i conti con il coronavirus. Letteralmente. Conti, numeri, cifre. “Secondo Banca d’Italia la riduzione del pil sarà dello 0,2 per cento – scandisce al Foglio Davide Caparini – Ma tra Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna stiamo parlando del 57 per cento di tutte le esportazioni, di un terzo del turismo dall’estero, e del 40 per cento di pil. Di fatto, parliamo dell’economia italiana”. Il camuno Davide Caparini, in Regione Lombardia, è l’assessore al Bilancio. E molto di più. È l’uomo di tutti i conti, della politica, della razionalizzazione. Gran lavoratore, barba sempre accennata, una predilezione per il tono su tono scuro, è in tutti i tavoli che contano. Il suo omologo al Comune di Milano è Roberto Tasca. Motociclista, professore universitario, amico di Beppe Sala da ben prima che fosse sindaco. Anche lui, custode dei conti e della politica che sui conti fonda le sue ragioni. “Il principio è semplice – spiega al Foglio – Minori entrate uguale minori uscite. Per legge non abbiamo la facoltà di fare quel che fa lo stato, ovvero di ridiscutere il debito per finanziare la parte corrente”.
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