Gli insegnamenti napoletani e il "derby" dell'Antimafia. La domenica nel pallone
Da Sassuolo-Napoli a Genoa-Juventus, tutto quello che c'è da sapere sulla 33esima giornata di serie A
SASSUOLO-NAPOLI
(domenica ore 12.30, arbitro Damato di Barletta)
Dalle sconfitte si impara, sempre. Prendete il Napoli, schiaffeggiato due volte dal Real Madrid in Champions. Avrebbe potuto essere l'inizio della fine, in campionato è stata benzina per ripartire. Con 13 punti in cinque partite il Napoli mette pressione alla zoppicante Roma in chiave secondo posto, utile per evitare i fastidiosi playoff estivi di Champions. Attenzione al Sassuolo, comunque, che sta dando qualche segnale di risveglio.
CHIEVO-TORINO
(domenica ore 15, arbitro Mariani di Aprilia)
Cosa fare quando la stagione non offre più stimoli? Dedicarsi agli obiettivi personali. Pellissier, dopo aver realizzato a dicembre il centesimo gol, punta a quota 110: gliene mancano cinque. A 38 anni non è malaccio, specie se si gioca in una squadra dalla vita non sempre facile come il Chievo. Belotti cerca invece di concludere in vetta alla classifica cannonieri. Ha segnato 25 gol, sta duellando con Dzeko, mentre dietro segue Higuain sornione. Non ha alle spalle un gruppo forte come quello juventino o imprevedibile come quello giallorosso. Piuttosto sa come caricarselo lui in prima persona sulle spalle. E le ultime tre partite lo hanno sottolineato.
LAZIO-PALERMO
(domenica ore 15, arbitro Fabbri di Ravenna)
Prima i tifosi interisti, arrabbiati con Gagliardini, reo di sedersi in tribuna allo Stadium per Juventus-Barcellona. Quindi quelli della Lazio, inferociti con l'ex Cataldi, andato a esultare dopo un gol del Genoa, dove oggi gioca. Polemiche da social, però rilanciate da autorevoli siti di news, per una manciata di clic in più. Non sappiamo se Cataldi tornerà alla Lazio (dove l'hanno trattato parecchio male, qualche motivo di rivincita l'aveva) e se la troverà l'anno prossimo in Europa. Il pari di Marassi ha rallentato il passo, il retrocedente Palermo è un assist alla classifica.
MILAN-EMPOLI
(domenica ore 15, arbitro Gavillucci di Latina)
Miglior approccio il signor Li non poteva augurarsi. Nel derby con l'Inter non è stata vittoria, ma un pareggio al 97' – dopo essere andati sotto di due gol – ha avuto lo stesso sapore per il nuovo padrone. Ai piani alti disegnano il Milan che verrà, con uno spoiling system a 360° da cui dovrebbe essere esentato Montella per i meriti acquisiti sul campo. Nessuno avrebbe potuto immaginare una squadra in lotta per l'Europa, il calendario potrebbe rivelarsi un alleato. Si comincia dall'Empoli.
SAMPDORIA-CROTONE
(domenica ore 15, arbitro Rizzoli di Bologna)
Ante Budimir è croato, di mestiere fa l'attaccante. La passata stagione, con 16 gol, ha aiutato il Crotone a conquistare la prima promozione in serie A. In estate è passato alla Sampdoria, dove è andato quasi subito fuori dalle rotazioni in prima linea. Il passaggio dalla gloria alla polvere è stato breve: nove partite, di cui due sole da titolare, ovviamente zero reti. Se fosse rimasto a Crotone forse non avrebbe evitato la retrocessione, ma si sarebbe divertito di più.
UDINESE-CAGLIARI
(domenica ore 15, arbitro Marini di Roma)
A Udine hanno sempre amato pescare giocare stranieri nei posti più strani. L'ultimo era stato Ali Adnan, soprannominato (e Dio ci perdoni) il Bale dell'Iraq, il primo ad arrivare da quelle parti. Il Cagliari ha replicato a campionato in corso, alzando l'asticella con Kwang Song Han, il primo nordcoreano (termine che solleva sempre brividi in Italia) a esordire in serie A. Non sappiamo se abbia un soprannome, da quelle parti la libertà va a senso unico, anche quella di stampa. Però il ragazzo ha capito in fretta, segnando alla seconda presenza.
JUVENTUS-GENOA
(domenica ore 15, arbitro Calvarese di Teramo)
Il 27 novembre il Genoa aveva rifilato tre reti in mezz'ora alla Juventus, evidentemente Luis Enrique era distratto. Basterebbe già la ricerca di una rivincita per motivare i bianconeri, la cui enorme autostima è stata ancor più dilatata dalle due partite con il Barcellona. A rafforzare il tutto c'è l'obiettivo triplete, che sarebbe l'ennesimo sberleffo nei confronti degli interisti, sempre lì a ricordare quanto fecero nel 2010 con Mourinho in panchina. Impresa possibile: in campionato ci sono 8 punti sulla Roma, in Coppa Italia la finale è già raggiunta, in Champions è a un passo. Juventus e Genoa unite dalla Commissione Antimafia che, dopo aver puntato i fari sui rapporti proprietà-ultrà bianconeri, si è occupata anche delle possibili infiltrazioni criminali “nella curva rossoblù”. Tutti sanno che quella di Marassi è Gradinata Nord e non curva. La precisione aiuta, anche nelle indagini.
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