La Biennale pol. cor. si scorda dei pittori maschi e bianchi
Non sono una donna, non sono un trans ma soprattutto non sono un africano né un afro-americano: è per questo, mister Rugoff, che non mi hai invitato a Venezia?
Curatore ti voglio parlare, mentre dipingo un altare. Io sono un povero pittore bianco, non faccio parte del branco. Non sono una donna, non sono un trans ma soprattutto non sono un africano né un afro-americano: è per questo, mister Rugoff, che non mi hai invitato alla Biennale di Venezia? Nella presente edizione la pittura è discretamente rappresentata (a parte il Padiglione Italia il cui curatore preferisce il dipingersi al dipingere) ma scorrendo l’elenco degli artisti vedo che i pittori bianchi sono ferocemente avversati (penalizzate anche le pittrici bianche eterosessuali, a dire il vero). Direttore, non è “May you live in interesting times” il titolo vero della tua Biennale, più adatta alla laguna di Lagos che a quella di Venezia: il titolo vero è “May you live in black times”. E io, povero pittore bianco, intingo il pennello nel pianto.
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