Voglio il mio idraulico ministro della Giustizia
Per liberare lo scarico del mio bagno ha versato tre litri di acido muriatico nella cassetta. Ha funzionato meglio del metodo Bonafede-Davigo-Travaglio
Lo scarico del mio bagno si era intasato. Dice: e vuoi farne un caso nazionale? Sì, voglio farne un caso nazionale. Lo scarico si era intasato per due ragioni: perché il galleggiante, che avrebbe dovuto regolare l’accumulo nella cassetta, si era rotto; e perché l’acqua di Roma, notoriamente calcarea, aveva creato a valle una barriera tenace. L’unica era tenere un secchio a portata di mano per le emergenze. Mi ero messo in testa di ripararlo da solo, ma non sapendo nulla di idraulica ho dovuto usare, per analogia, un campo in cui mi oriento meglio: il sistema giudiziario. La faccenda è grave, mi son detto, e allora poche fisime garantiste: usiamo il metodo Bonafede-Davigo-Travaglio, i Mr. Muscle della giustizia italiana. Riparare il galleggiante per tenere sotto controllo gli accumuli? Non si può, è questione di principio: vorremo mica rinunciare all’obbligatorietà? Il nostro scarico senza galleggiante ce lo invidia tutto il mondo. Liberare il gabinetto dalle incrostazioni? Nemmeno si può, e sempre per principio: l’anticalcare della prescrizione farebbe defluire troppi processi sotto gli occhi delusi delle vittime. E la secchiata di un provvedimento di clemenza, ogni tanto? Non sia mai! Abbiamo tolto il secchio al presidente proprio per questo. E allora? E allora che tutti quegli avvocati costipati la smettano di accodarsi davanti ai bagni tribunalizi. Alla fine mi sono arreso e ho chiamato l’idraulico. Ha versato tre litri di acido muriatico nella cassetta e sistemato il galleggiante. Ora lo scarico va che è una bellezza. Voglio il mio idraulico ministro della giustizia.