La destra fa miracoli
Come ha spiegato Franco Cardini, ogni volta che parla Salvini riesce a drizzargli i capelli, a lui che è calvo. Ma far ricrescere la mano a un monco è troppo anche per il Padreterno
C’è miracolo e miracolo, diceva Troisi in “Ricomincio da tre”, e far ricrescere la mano a un monco è troppo anche per il Padreterno. In compenso, si possono far drizzare i capelli in testa a un calvo. E’ quel che accade a Franco Cardini, uomo di destra, ogni volta che Salvini apre bocca. E’ una tortura morale, ha detto ieri al Foglio, ascoltare il tribuno di questa “sporca destra xenofoba” che coltiva un anti islamismo caricaturale, si affida a ceffi come Steve Bannon e insegue strampalerie monetarie. Cardini ha rievocato le avventure editoriali del conservatorismo intelligente, le ha comparate al vuoto di oggi e si è depresso: “I leader, i partiti si giudicano da quello che scrivono. Cosa scrive Salvini? Cosa scrive la Lega?”. Ma per scrivere serve appunto la destra, e ridarla a un monco non si può. L’élite intellettuale (diciamo) della nuova egemonia non è composta da professori, ma dagli invasati dei talk-show. Giorgia Meloni si affida a Mario Giordano e ad Alessandro Meluzzi, ossia a un matto urlante sul monopattino e a un primate ortodosso autocefalo (suona come una trafila di insulti, ma è proprio così). Salvini ha reclutato i suoi gorilla dalla Gabbia di Paragone. E la cultura? Ripenso a un panel del convegno “Europa Sovranista”, organizzato l’anno scorso dal think tank Nazione Futura. Tema: “Che cos’è il sovranismo?”. Ne parlano: Paolo Becchi, Maria Giovanna Maglie, Ilaria Bifarini. Roba da far drizzare i capelli a un calvo, ma non certo da far rispuntare la mano a un monco, come insegna anche una vecchia battuta: “Muzio Evola – Alla ricerca di una nuova destra”.