Il Bi e il Ba
Ferragni: 10 - Intellettuale Collettivo: 0
Costacurta più saggio di tanti commentatori, il comico Bizzarri più garantista di molta stampa e la fashion blogger che commenta l'omicidio di Colleferro in maniera più sensata ed equilibrata di tanti cattedratici. Giorni ignominiosi per l’armata intellettuale italiana
Che giorni ignominiosi, per gli alti gradi dell’armata intellettuale italiana. Un’estenuante cerimonia di degradazione, tra il tintinnio delle medaglie strappate dall’uniforme e lo stillicidio di spalline, bottoni e distintivi. Arriva Billy Costacurta, ex difensore del Milan, e intervistato da Repubblica a proposito del referendum costituzionale dice cose più sagge di tanti dottori del tempio. Arriva Luca Bizzarri, attore comico, e sulla vicenda di Colleferro costringe tutti a fare i conti con le due parole più impronunciabili della lingua italiana: presunzione d’innocenza. E soprattutto arriva Chiara Ferragni, fashion blogger, e sottopone alla sua platea oceanica di Instagram una riflessione di @spaghettipolitics sulla famigerata F-word spesso elusa dalla grande stampa.
Certo, alcuni diranno che la denuncia della subcultura fascistoide è un disco rotto; ma vale la pena riascoltarlo di tanto in tanto, anche perché di solito a lamentarsene sono quelli che suonano pigramente l’altro lato del disco, non meno monotono – il disagio delle periferie, le tragedie “pasoliniane”, i giovani senza valori, la droga, il tramonto dell’Occidente: tutta musicaccia.
Ma ben più inglorioso, per l’Intellettuale Collettivo, è il paragone tra la ragazza che nuota con naturalezza nelle acque digitali, esprimendo le sue idee nel modo franco e misurato di chi sente su di sé la responsabilità legata alla fama, e i tanti cattedratici che perdono la testa e la reputazione per un pugno di like e la sparano ogni giorno più grossa, berciando e insultando, nella vana ambizione che un milionesimo del pubblico della Ferragni si accorga della loro esistenza.