Il Bi e il Ba

C'è una strategia dietro i CAPSLOCK di Trump e Salvini?

Guido Vitiello

Vero che la propaganda politica di massa vive di slogan semplici e galvanizzanti, ma qui si torna alle radici gaeliche sluag (esercito, guerra) e gairm (grido) che intrecciate designano appunto lo slogan

Quando Donald Trump cominciò a lanciare tweet di una o due parole, tutte in maiuscolo, con tanto di punto esclamativo in coda – OBAMAGATE! LAW AND ORDER! – pensai che stesse rivelando una specie di sindrome di Tourette politica, una strana variante il cui tic principale non era la coprolalia ma la eia-eia-alalìa. Poi però ieri un altro very stable genius, il nostro Matteo Salvini, ha fatto urlare alla sua Bestia PORTI CHIUSI! – così, di botto, senza senso – e ho capito che la faccenda non si può liquidare con la diagnosi di qualche neurodegenerazione balenga.

 

Mi obietterete: e che c’è di nuovo, la propaganda politica di massa vive di slogan semplici e galvanizzanti, lo sappiamo almeno dai tempi di Gustave Le Bon.

 

Qui però, se permettete, si torna un po’ troppo vicini alle radici profonde, quelle che non gelano: ossia le radici gaeliche sluag (esercito, guerra) e gairm (grido) che intrecciate designano appunto lo slogan, il grido di guerra o di adunata dei clan scozzesi. Oggi con questi gridi muti e bellicosi a capslock di cane si chiamano a raccolta altri clan, i cosiddetti sciami digitali. Formula che ha anch’essa le sue radici - ma superficiali, a filo d’erba, e gelate in pochi anni: la si usò infatti per i movimenti grass-roots, i gruppi di attivisti che pungolano il potere dal basso - ma oggi, come ha suggerito Richard Seymour, l’osservatore più sottile degli usi politici di Twitter, potrebbe diventare metafora delle squadracce aggiornate al Ventunesimo secolo, e delle loro manganellature virtuali.

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