Foto: Tingey Injury Law Firm

Il Bi e il Ba

Dateci una giustizia diversa

Guido Vitiello

Oggi la congiuntura astrale-governativa, per una revisione in senso garantista, è propizia: succede una volta ogni vent'anni. Non buttiamola al vento (ancora)

Le occasioni per una riforma garantista della giustizia sono rare quasi quanto le eclissi di sole. Serve un allineamento perfetto di corpi non celesti ma terrestri – un ceto politico forte e legittimato, una magistratura ammaccata, un clima di opinione propizio. Cose che capitano sì e no ogni vent’anni.

 

Ricordo i noviluni più recenti. 1987: l’uomo più popolare d’Italia, Enzo Tortora, è vittima di una campagna di macelleria giudiziaria; promuove un referendum per la responsabilità civile che si trasforma in un plebiscito, ma una classe politica vile si piega all’impuntatura dei pm, e di lì a poco i pianeti si disallineano tragicamente. 2000: l’uomo più votato d’Italia, Silvio Berlusconi, è il bersaglio di un tiro a segno giudiziario; ha in canna i tre colpi dei referendum radicali – elezione del Csm, separazione delle carriere, incarichi extragiudiziari – ma decide di spararli in aria, promettendo che si armerà fino ai denti per le elezioni dell’anno dopo; le vince, ma anche con una maggioranza enorme non fa nulla, e i pianeti si disallineano di nuovo. 2021: il governo meno ricattabile della storia repubblicana, sostenuto da tutti i partiti meno uno, ha davanti a sé una magistratura più screditata della stessa politica; il ministro Cartabia ha le idee chiare, e… vi prego, stavolta dateci un finale diverso. Non aspettate la prossima eclissi.

 

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