Nicola Morra è presidente della Commissione parlamentare antimafia (Ansa)

Il bi e il ba

Breve storia letteraria di Nicola Morra, "Cosenza del nichilismo"

Guido Vitiello

Rileggere "Il catalogo Adelpi" di Pietro Gorini e immaginare le vicende di un oscuro professore di filosofia che nel 2013 arriva nono con 40 voti alle parlamentarie grilline in Calabria ed entra in modalità Superuomo

Ho in casa un libro stupidino con sprazzi di genio, o forse è il contrario, vai a capirlo, comunque lo ha scritto nel 1999 l’umorista Pietro Gorini e si chiama “Il catalogo Adelpi” – così, senz’acca, parodia del catalogo dell’editore con l’acca. Nella sezione filosofia, al posto di “Essenza del nichilismo” di Severino, trovi “Cosenza del nichilismo”, così presentato: “E’ la risposta al saggio di Nietzsche ‘La volontà a Potenza’. Le condizioni degradate di vita a Cosenza spingono gli abitanti ad abbracciare il nichilismo, nonostante gli aiuti effimeri della Cassa del Mezzogiorno”.

 

Propongo, per lo stesso titolo, un’altra scheda: è la storia di un oscuro professore di filosofia in un liceo di Cosenza che nel 2013 arriva nono con quaranta voti alle parlamentarie grilline per la circoscrizione Calabria e da lì in poi entra in modalità Superuomo. Insolentisce, al di là del bene e del male, il gregge dei corregionali che ha votato Jole Santelli pur sapendola malata; irrompe strepitando nel centro vaccinale di Cosenza come l’uomo folle della “Gaia scienza”, ma invece di annunciare che Dio è morto dice che gli devono vaccinare i parenti. Tra le altre sue opere ricordiamo: “Genealogia della questione morale”, “Casaleggio come educatore”, “L’Antimafia: maledizione del garantismo”, “Idilli di Messina Denaro” e infine il dittico “Nascita di una tragediata” e “Crepuscolo degli idioti”, che i maligni considerano autobiografico.

 

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