il bi e il ba

"MaXXXine" è il nuovo capitolo nella contiguità tra divismo e demonismo

Guido Vitiello

Hitchcock con le sue bionde resta il segreto imbeccatore della saga sotterranea che lega star system e abiezione. E infatti Ti West, nel suo nuovo film, riallestisce il Bates Motel. Oltre a usare molti altri ingredienti del grande chef

Qualcuno (mi sfugge adesso il nome) ha suggerito che “Psycho” di Alfred Hitchcock è, tra le altre cose, un film elegiaco sulla fabbrica delle star di Hollywood, e che il teschio di gomma truccato e dipinto della signora Bates è l’immagine grottesca e derisoria dell’ultima diva della golden age. Del resto, è proprio nel cinema del mistero e dell’orrore che si trova il meglio dello stardom film contemporaneo, che siano capolavori come “Mulholland Drive” di David Lynch o ipnotiche eccentricità come “Be my cat: a film for Anne” del rumeno Adrian Tofei, genio squattrinato che qualche mese fa si è pure venduto su Instagram il portatile su cui aveva montato il suo piccolo cult. Questa contiguità fra divismo e demonismo, fra star system e abiezione, ha un suo nume tutelare luciferino, che è naturalmente Kenneth Anger; e non certo per i suoi film, quanto per “Hollywood Babilonia”, il libro del 1959 che raccoglieva tutte le leggende nere dell’Olimpo. Ma il segreto imbeccatore rimane tuttora Hitchcock con le sue bionde. Perché vi dico tutto questo? Perché un nuovo capitolo si è appena aggiunto a questa saga sotterranea. È “MaXXXine”, il film conclusivo della trilogia di "X" del regista Ti West con l’attrice Mia Goth. Nella storia di un’aspirante diva pronta a tutto pur di brillare come una Hitchcock blonde riconoscerete, mescolati in modo sorprendente, tutti gli ingredienti del nostro grande chef. Perfino il Bates Motel (proprio quello lì, riallestito per l’occasione). Perfino la testa di gomma. Prendete nota, esce tra due settimane anche in Italia. 

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