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il bi e il ba

Cocktail Meloni sbagliato

Guido Vitiello

Che strano sapore ha il miscuglio fra Roger Scruton e Michael Jackson, annoverati nel “Pantheon di Giorgia”. Ma anni di sincretismo veltroniano ci hanno abituati alle bibite più implausibili

La politica crea strani compagni di pantheon, e anni di sincretismo veltroniano ci hanno abituati ai cocktail più implausibili: Kennedy e Berlinguer, Pasolini e Mike Bongiorno, Bono Vox e Giovanni XXIII. Ma anche a destra lo shaker è agitato con grande disinvoltura. Ieri il Giornale, sotto il titolo “Il Pantheon di Giorgia”, ha elencato, a due a due, gli ingredienti della polibibita meloniana: Scruton e Jackson, Prezzolini e Reagan. C’è una differenza, però. Il Veltroni on the beach aveva un sapore dolciastro e insipido, ma tutto sommato riconoscibile. Di cosa sa, invece, un intruglio di Roger Scruton e Michael Jackson? Non è facile immaginarlo. A pensarci bene, avevo assaggiato qualcosa di simile anni fa. Era nelle prime pagine di Ravelstein, il romanzo di Saul Bellow ispirato agli ultimi anni di vita dell’amico Allan Bloom, il grande filosofo politico conservatore, difensore della vita contemplativa (e Scruton si può considerare sotto certi aspetti un Bloom minore). A Parigi, Ravelstein/Bloom si ritrova nello stesso albergo dove alloggia Michael Jackson, che ha prenotato un piano intero per il suo entourage. Lo studioso di Platone e il divo del pop si incrociano perfino in ascensore: “Eccolo là con uno dei suoi costumi adorni di lustrini, oro su fondo nero, attillatissimo”. Ravelstein è divertito: “Fantastico, no? trovarci mescolati a questo circo pop”. Fantastico per un viaggio in ascensore, ma forse non per un pantheon permanente. Il cocktail, insomma, ha un sapore strano. Potremmo battezzarlo il Meloni sbagliato.

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