il bi e il ba

La sinistra del "narcisismo etico" ha fatto dimettere Simone Lenzi per dei tweet

Guido Vitiello

Un assessore del comune di Livorno ha dovuto lasciare il suo posto per aver detto in buona sostanza che le donne non hanno il pisello. Quali lezioni trarne

Se qualche anno fa mi avessero detto che un assessore comunale si sarebbe dovuto dimettere, su richiesta di un sindaco di centrosinistra, per aver detto in buona sostanza che 1) le donne non hanno il pisello e 2) una vignetta in cui uno si fa circoncidere per compiere stragi impunemente è antisemita, beh, avrei riso in faccia a lui e alla sua distopia di un paese demenziale. Ma è esattamente ciò che è successo a Livorno a Simone Lenzi, e a ridergli in faccia sono stati, semmai, i soliti maramaldi del Fatto, con quel tocco di piccineria vendicativa che è da sempre la loro divisa redazionale. Lenzi intanto ha scritto una bellissima lettera al sindaco, tramite Linkiesta, spiegando le ragioni delle sue dimissioni: “Mi dimetto perché alla sinistra, che avevo visto sin qui come la roccaforte di ogni libertà, la libertà più autentica non interessa affatto”; le interessano solo “il narcisismo etico” e l’ansia di “posizionarsi, quanto più in fretta possibile, dalla parte dei giusti e dei buoni”. Ci sarebbero tante lezioni da trarre intorno a questa vicenda, lezioni sulla famigerata cancel culture, sulla sinistra illiberale che scimmiotta il peggio dell’America, sul modus operandi ricattatorio grazie a cui sopravvivono ideologie miserabili. Tante lezioni e complicate, ma quella essenziale è una sola e semplicissima, e l’ha formulata Bari Weiss: “Siamo arrivati a questo punto a causa della viltà; ne usciremo grazie al coraggio”. Questa robaccia si prende lo spazio che acconsentiamo a darle, non un millimetro di più. Primo e unico comandamento: non siate pavidi.

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