Olycom

il bi e il ba

L'esilarante queer archaeology che vuole identificare le ossa come “non binarie”

Guido Vitiello

Secondo i promotori di questo orientamento accademico, pur potendo stabilire con certezza se si tratta di scheletri maschili o femminili, non abbiamo modo di sapere come i proprietari delle ossa si identificassero da vivi

Trovo nel nuovo libro del sociologo Frank Furedi (The war against the past, Polity Press) una pagina abbastanza esilarante sulla queer archaeology. Secondo i promotori di questo orientamento accademico dovremmo catalogare le ossa umane ritrovate negli scavi come “non binarie” perché, pur potendo stabilire con certezza se si tratta di scheletri maschili o femminili, non abbiamo modo di sapere come i proprietari delle suddette ossa si identificassero da vivi. Furedi obietta che gli archeologi queer sono così appiattiti sul presente da pensare di poter prendere un concetto recentissimo – “identificarsi come” – e applicarlo meccanicamente a epoche in cui non avrebbe avuto alcun senso. L’esempio è buffo, ma la questione è meno frivola di quanto si potrebbe pensare; anzi, sospetto che tra le sue pieghe sia nascosta una delle chiavi per decifrare lo spirito del nostro tempo. Gli psicologi e i sociologi ci riflettono da anni, non foss’altro perché l’“identificarsi come” è la regola numero uno di quel grande gioco di ruolo che sono i social network, dove si manda avanti un doppio elettronico (avatar, profilo o nickname) e si partecipa solo per suo tramite. Mi chiedo però se qualche filosofo si sia già interrogato sull’ontologia implicita nel passaggio dall’affermazione “io sono X” a quella “io mi identifico come X”, ormai così diffusa da ritrovarsi in contesti che la rendono involontariamente comica (I identify as fat, “mi identifico come grasso”). E sarei ancor più curioso di sapere se i teologi hanno cominciato a scrutare nelle profondità di queste frasi. Tra l’“Io sono colui che sono” dell’Esodo e il “sarete come dèi” del serpente (l’imbroglio, si sa, è tutto nel sicut), dove collocare un Dio che si presentasse dicendo: “mi identifico come Dio”?

Di più su questi argomenti: