Foto Ansa

Il bi e il ba

L'ammissione di impotenza del ministro Nordio sui pm

Guido Vitiello

Il Guardasigilli propone di risarcire chi è finito inutilmente sulla graticola giudiziaria “perché qualche pm non ha riflettuto sulle conseguenze della sua iniziativa avventata”. Ovvero l’ennesima istantanea di un fallimento culturale trentennale

Quando leggo che Carlo Nordio propone di risarcire chi è finito inutilmente sulla graticola giudiziaria “perché qualche pm non ha riflettuto sulle conseguenze della sua iniziativa avventata”, non potrei essere più d’accordo. Al tempo stesso, quella del ministro mi sembra un’ammissione di impotenza, l’ennesima istantanea di un fallimento culturale trentennale. Davanti alla faciloneria tracotante con cui i pm italiani dilapidano fortune pubbliche e distruggono reputazioni private siamo fermi, insomma, al monito di san Filippo Neri: siate buoni se potete. O meglio, al rimbrotto delle maestre e delle mamme: siate responsabili. Chi ha il senso della responsabilità – lo dice l’etimologia – “risponde” a un qualche principio regolatore, nella fattispecie alla propria coscienza morale o professionale. Non dubito che moltissimi magistrati possiedano questa virtù, ma non possiamo affidarci al foro interiore del pm. E non solo a valle (provvedimenti disciplinari, risarcimenti eccetera), ma anche a monte: l’avvio dell’azione penale può provocare disastri per i quali non esiste rimedio ex post. Da questo punto di vista, il dibattito sulla separazione delle carriere mi pare viziato da una timidezza di fondo, dovuta al fallimento culturale di cui sopra. “Mai pm sotto l’esecutivo e mai eliminare l’obbligatorietà dell’azione penale”, ha detto due giorni fa Giulia Bongiorno, presidente della commissione giustizia al Senato. Mi auguro che siano, come teme l’Anm, bugie tattiche – altrimenti sarà una riforma inutile. Facciamo i salti mortali per rassicurare che la riforma non toccherà in nessun modo la sacra indipendenza dei pubblici ministeri, quando è evidente che proprio l’indipendenza del pm italiano, così com’è attualmente configurata, è il problema, e che proprio l’obbligatorietà garantisce che il problema si perpetui.

Di più su questi argomenti: