il bi e il ba
Tenersi stretto il "fri spicc", anche con chi ironizza che non c'è nessuna censura
Il sottinteso è sempre lo stesso: la difesa pretestuosa del free speech sarebbe un paravento dietro cui le destre mondiali perseguono mire losche. E sia. Ma la libertà di parola resta quella cosa lì, la libertà di esprimere idee che altri considerano abominevoli
Vi porto una triste novella: dopo il “Baast’n” di Fruttero e Lucentini, fare il verso alla pronuncia affettata dell’italiano che vuol far l’americano è minestra riscaldata. Oltre che riscaldata è anche immangiabile, se si porta dietro la pretesa di sminuire, come se in fin dei conti non esistessero, problemi che di tutta evidenza esistono. E non è scrivendo “ha stato il uóc” o la “cànsel càlciur” che si fa scomparire l’elefante dalla stanza; tanto meno, con queste storpiature ammiccanti, si passa per grandi umoristi. Lo dico perché mi imbatto da giorni, anzi da settimane, in ripetitive ironie sul “fri spicc”, il cui sottinteso è sempre lo stesso: la difesa pretestuosa del free speech sarebbe un paravento dietro cui le destre mondiali perseguono mire di tutt’altro genere, solitamente losche. E sia. So bene, per averlo scritto in tempi non sospetti, che il mutato ecosistema mediatico porta al pettine innumerevoli nodi che riguardano la libertà di parola. Ma che il problema del free speech in questi anni non sia esistito può dirlo solo chi era così allineato all’opinione dominante su alcuni temi cruciali da non dover fare la gimkana tra le pretese degli algoritmi, dei moderatori e dei cancellatori. E il fatto che qualche malintenzionato evochi il free speech per i suoi calcoli di bottega non rende meno evidente che la libertà di parola è sempre quella cosa lì, la libertà di esprimere idee che altri considereranno abominevoli, la libertà di dire cose di pessimo gusto, la libertà di usare i pronomi che ci pare. Con tutti i rischi del caso. E fino al giorno in cui qualcuno verrà fuori con un rimedio che non sia peggiore del male, e proporrà una regolamentazione che non sia un campo minato di prevedibilissime conseguenze inintenzionali illiberali, io mi tengo stretto il “fri spicc”.