Ansa

il bi e il ba

Perché il momento è propizio per andare fino in fondo con la riforma della magistratura

Guido Vitiello

Separare le carriere anche con la motosega se necessario, e blindare una riforma che dal giorno dopo, prevedibilmente, diventerà un fortino assediato. Lezioni dalla storia

Vediamo stavolta di non sbagliare i calcoli. Il teorema, in tre semplici punti. Primo, la corporazione dei magistrati si è dimostrata abbastanza potente da impedire, annacquare o sabotare qualunque serio tentativo di metter mano ai guasti della giustizia, ossia qualunque tentativo che implichi, com’è inevitabile che sia, una compressione del potere strabordante dei pubblici ministeri. Secondo, perché una riforma di qualche conto vada in porto sono necessarie diverse condizioni, due in particolare: che a portarla avanti sia una classe politica sufficientemente legittimata, e che a incassarla sia un sistema giudiziario che è al contrario in crisi di legittimazione. Terzo, se in queste rare occasioni storiche si sceglie, per pavidità o per prudenza, di non andare fino in fondo, il prezzo che si paga è altissimo. La storia, una volta tanto, si degna di darci una lezione utile. Alla riforma del codice in senso accusatorio e alla legge sulla responsabilità civile si arrivò, alla fine degli anni Ottanta, nel momento più nero della magistratura, reduce dalla macelleria giudiziaria del caso Tortora e del maxiprocesso napoletano, nonché sull’onda plebiscitaria di un referendum. Ma la classe politica di allora – vuoi per quieto vivere, vuoi per cattiva coscienza – preferì non andare fine in fondo, e lisciò il pelo al leone ferito. Sbagliò tragicamente i calcoli, e di lì a poco fu travolta da Mani pulite. Oggi la spinta propulsiva di quella finta rivoluzione è esaurita. Le inchieste farlocche si moltiplicano ma non smuovono più un voto, e solo gli ultimi giapponesi un po’ patetici vedono nella magistratura un baluardo di moralità nell’Italia dei corrotti. Il momento è propizio. Perciò bisogna andare fino in fondo, separare le carriere anche con la motosega se necessario, e blindare una riforma che dal giorno dopo, prevedibilmente, diventerà un fortino assediato. Se lasciate le cose a metà, tempo pochi anni e ve lo fanno come un paiolo. Di nuovo.