il bi e il ba
Kafka con Lynch
Si legga il collage di giudizi di Tzvetan Todorov, Marthe Robert e Wilhelm Emrich sullo scrittore praghese, ma sostituendo il suo nome con quello del regista. Un ritratto che compare in "Twin Peaks" assumerà subito un nuovo significato
Si ponga X, narratore di genio. Dei suoi racconti si è detto: “Tutte le possibilità di interpretazione restano aperte; ognuna contiene una certa verosimiglianza, nessuna è certa in modo univoco”; “la caratteristica dell’opera di X risiede proprio nel fatto che nessun senso determinabile in modo univoco può essere stabilito ‘dietro’ alle apparenze, gli avvenimenti e i discorsi che ne riempiono lo spazio”; anzi, “gli stessi avvenimenti rappresentati in questi racconti non sono mai altro che delle istanze di interpretazione – e di interpretazione impossibile; la simbolica è, nello stesso tempo, principio costruttore e tema fondamentale del testo”. Inoltre, “tutti i racconti di X contengono, con la medesima nettezza, il disegno di questa lotta disperata dell’eroe per sapere come regolarsi rispetto alla verità dei simboli”. Di conseguenza, “l’eroe di X è esattamente nella stessa situazione del suo esegeta”, perché “anche lui ha a che fare con i simboli, anche lui vi crede spontaneamente, trova loro affannosamente un senso rispetto al quale pensa di poter regolare la sua vita, ma proprio per questo è continuamente vittima dell’inganno”. E’ un collage di giudizi di Tzvetan Todorov, Marthe Robert e Wilhelm Emrich su Franz Kafka, il misterioso X.
Ora, si provi a rileggerli sostituendo all’incognita X il nome di David Lynch, e mettendo al posto dell’eroe K. l’agente speciale Dale Cooper dell’Fbi. Diventerà subito chiaro perché in “Twin Peaks” il superiore di Cooper, l’agente Gordon Cole interpretato dallo stesso Lynch, ha nel suo studio un ritratto di Kafka.