il bi e il ba
Suggerrimento al nuovo presidente dell'Anm: il pensiero di Calamandrei era un altro
Cesare Parodi sostiene di riconoscersi in una frase di Calamandrei che dice che il mestiere del pm è "il più arduo" perché dev’essere parziale come un avvocato e imparziale come un giudice. Peccato che poi aggiungesse che questa condizione è "un assurdo psicologico"
Ho un consiglio per il nuovo presidente dell’Anm Cesare Parodi, che ieri ha affidato ad Anna Maria Greco del Giornale questa confidenza: “Sull’immagine del mio Whatsapp ho una frase di Calamandrei che mi descrive. Dice che il mestiere del pm è ‘il più arduo’ perché dev’essere parziale come un avvocato e imparziale come un giudice, ‘avvocato senza passione, giudice senza imparzialità’ e quindi se non ha ‘uno squisito senso di equilibrio’, rischia di perdere ‘per amore di serenità la generosa combattività del difensore o per amore di polemica la spassionata oggettività del magistrato’. Bella vero?”. Molto bella, caro Parodi, non c’è che dire. È appena il caso di ricordare che Piero Calamandrei, in quel celebre passo dell’Elogio dei giudici, definiva questa condizione ancipite come un “assurdo psicologico”: roba da Beckett e Ionesco, altro che cultura della giurisdizione. Suggerisco al neopresidente di cambiare motto su Whatsapp, pescandolo magari da un libro che è una miniera di erudizione giuridica: Riti e sapienza del diritto di Franco Cordero (Laterza 1981). Cordero non parlava neppure di un assurdo psicologico in cui, per ipotesi, si può trovare un equilibrio, ma di una fisiologia di “impulsi incompatibili”, combinati contro natura da “legislatori inclini all’ibrido”. Sull’identità del pubblico ministero, scriveva, è “nefasto ogni equivoco”. È un “organo ambiguo”, perché “ogni tanto lavora da giudice ed essendo una parte, lo fa col solito fisiologico gusto persecutorio”. Il risultato è che “l’eclettismo legislativo celebra un innaturalissimo pot-pourri”. Queste sono le frasi per Parodi. Gli emoji li lascio scegliere a lui.