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Il Bi e il Ba

Attacchi alla libertà da destra e da sinistra

Guido Vitiello

Giovedì la Foundation for Individual Rights in Education (Fire) ha presentato una memoria contro la detenzione di Mahmoud Khalil. Ora da sinistra plaudono, ma dimenticano di aver, per anni, accusato Fire di trumpismo. Da destra, quelli che si dannavano per il "free speech", sono ormai sudditi alla corte di Trump

Sembrerebbe un’ovvietà, ma in pochi ci credono veramente: “Le libertà civili che sono protette fuori dal campus dalle norme costituzionali devono esserlo ugualmente nel campus e per tutti”. E’ l’esordio di un documento del Free Speech Movement, che agitò l’Università della California nell’autunno 1964 (è raccolto da Hal Draper in La rivolta di Berkeley, Einaudi 1966). Da allora il Primo emendamento ha subito molestie da destra, da sinistra, poi di nuovo da destra, in futuro chissà. Giovedì la Foundation for Individual Rights in Education (Fire) ha presentato una memoria legale contro la detenzione e il tentativo di espulsione di Mahmoud Khalil, lo studente della Columbia che è stato tra i leader delle proteste anti-israeliane della primavera scorsa. Tra le altre cose, la memoria avverte che d’ora in poi nessuno studente straniero in America si sentirà al sicuro nel criticare il governo sapendo che il segretario di Stato di turno potrà, a sua discrezione, farlo espellere in qualunque momento. E’ il famoso chilling effect, colpirne uno per silenziarne cento, che Trump ha rivendicato con la solita spudoratezza, e che in tempi recenti era stato imputato agli effetti intimidatori della cancel culture. Così, eccoci al momento della verità. Dei tanti, a destra, che in questi anni si sono stracciati le vesti per il free speech, i più si sono ormai aggregati alla corte di Trump e non aprono bocca. E a sinistra, quelli che approvano il principio difeso da Fire omettono di ricordare che l’hanno accusata per anni – quando difendeva le vittime della cancel culture – di essere un’associazione cripto-trumpiana. Il quadro è desolante. La minaccia al free speech viene per definizione da sinistra, dice lo scemotto di destra, Trump sta solo raddrizzando la nave. La cancel culture non è mai esistita, gongola lo scemotto di sinistra, è una “narrazione tossica” della destra, che è la vera cancellatrice. Perché non la smettono di bisticciare? Sono due gocce d’acqua.