(foto Ansa)

Il Bi e il Ba

Intere pagine dedicate al più grave episodio di violenza dai tempi delle BR: la tirata di capelli di Romano Prodi

Guido Vitiello

Ieri ce n'erano ben cinque su Libero, con illustri editoriali (firmati Capezzone, Senaldi, ecc.) e interviste a tutta pagina. Intenso dibattito a proposito della "rivendicazione", con tanto di mappa grafica sulle diverse reazioni dei compagni

Ieri le prime cinque pagine di Libero erano dedicate, doverosamente, a un episodio gravissimo, forse il più grave episodio di violenza terroristica in Italia dai tempi delle Brigate Rosse. C’erano diversi editoriali illustri, a firma del direttore editoriale Daniele Capezzone e dell’ex direttore Pietro Senaldi. C’erano servizi che ricostruivano la meccanica dell’evento e le successive ricostruzioni. C’erano varie interviste: una, a tutta pagina, a Lucetta Scaraffia, che deprecava l’“impunità” di cui godono i patriarchi della sinistra (un giorno la rileggeremo come il famoso corsivo di Rossana Rossanda sull’“album di famiglia”), e un’altra a una suora, che si diceva preoccupata, per comprensibili ragioni umanitarie, dalle potenziali derive innescate da questi gesti sconsiderati.

    

Si discuteva poi della “rivendicazione” (proprio così, la rivendicazione), anche se stavolta non ha preso la forma consueta del volantino, e si biasimavano i “compagni negazionisti”, per quella solita vecchia storia dell’Eskimo in redazione. Anzi, c’era proprio una mappa grafica sulle reazioni dei compagni, raggruppati nelle tre categorie dei negazionisti, dei riduzionisti e dei terzisti (riedizione aggiornata della triade “sedicenti Brigate Rosse”, “compagni che sbagliano”, “né con lo Stato né con le Br”). L’episodio, il lettore che non vive su Marte lo avrà già capito, è la tirata di capelli di Romano Prodi all’intervistatrice Lavinia Orefici, che speriamo non inneschi una campagna di attentati contro i giornalisti: meglio una scorta armata oggi che un premio Casalegno domani. Per fortuna in questo caso c’è un filmato, come quello di Zapruder sull’attentato a Kennedy. E domani Libero ci dirà che, osservandolo alla moviola, si deduce la presenza di un secondo tiratore. Di capelli.