
LaPresse
Il Bi e il Ba
Gratteri può favorire il numero della sua compagnia assicurativa?
In Calabria sono stati versati milioni di euro in indennizzi per ingiusta detenzione, per gli anni in cui il magistrato guidava la procura di Catanzaro. Lui dice di pagare l'assicurazione circa centosettanta euro l'anno. Dovendo cambire macchina, sono interessato
Gentile dottor Gratteri, veniamo noi con questa mia a dirvi che stiamo per cambiare macchina. Lo so, non ve importa un fico secco, ma si dà il caso che l’assicurazione costi un bel po’, specie per i guidatori con la testa fra le nuvole, e oltretutto c’è stata una grande morìa delle vacche (e noi vitiellini ne soffriamo assai, chiusa la parentesi). Insomma, voi siete la mia ultima speranza, e ora vi spiego perché (è aggettivo qualificativo).
Una decina d’anni fa pubblicaste su MicroMega il vostro “programma di un quasi ministro”. Poi ci si mise di mezzo Napolitano, come voi ben sapete, il quasi rimase appunto un quasi e voi ne aveste dei dispiaceri. Un brano del vostro manifesto, però, mi è rimasto impresso: “Veniamo alla responsabilità civile dei magistrati. Mi sembra che sia un falso problema, perché di fatto esiste già. Noi magistrati siamo tutti assicurati, paghiamo, se non vado errato, circa centosettanta euro di assicurazione all’anno. Siamo assicurati per responsabilità civile, assicurati nel caso di errori giudiziari che possiamo commettere”.
Ora, lo so che voi contestate i dati forniti dal nostro Ermes Antonucci sul record di indennizzi per ingiusta detenzione versati in Calabria negli anni in cui guidavate la procura di Catanzaro, e non voglio entrare nel dettaglio di quei numeri abnormi – molte centinaia di arrestati, molti milioni di euro: e scusate se sono pochi – ma mi è tornato in mente un comizio referendario di Enzo Tortora tenuto a Catania il 18 ottobre del 1987: “‘Ci dovremo assicurare’, dicono. Ma magari, aggiungo io. Io credo che neppure i Lloyd di Londra assicurerebbero certi magistrati italiani. Pensate voi, andare alla vostra assicurazione per la macchina e dire: ‘Sa, stanotte ho messo sotto milleduecento altre vetture’. E che cosa le direbbe l’assicurazione? ‘O lei cambia assicurazione, oppure la smette di guidare’. Perché è questo, nel fondo, che noi chiediamo”.
La faccio breve: non è che può darmi il numero della sua compagnia assicurativa? Salutandola indistintamente, un punto e un punto e virgola.;