Il doppio Gattuso e la Napoli (che fu) di Higuain
L'allenatore del Milan è una specie di Benjamin Button che nasce vecchio allenatore in attesa di ringiovanire con il tempo. Al San Paolo invece la notte non finisce mai
Tiger mood
L’inerme pallina colpita con violenza si allontana veloce. Tiger la osserva, la vede volare. Ha uno sguardo severo che mette impressione. Improvvisamente sorride, con molti denti, forse qualcuno in più del normale. Le due facce del campione si sovrappongono nei giorni del suo rientro. Non barcolla più, ha pure una nuova compagna. La schiena, martoriata da quattro operazioni, è dritta, gli sponsor sono tornati, l’America che bacchetta lo ha perdonato. Woods ha cambiato il mood; il suo swing è ancora musica.
Benjamin Gattuso
I capelli a tratti color cenere, lo sguardo liquido e stanco, gli occhi spenti. Gattuso il doppio, come Plinio il vecchio e il giovane. C’è stato un Gattuso nipote, ringhioso e forte, e un Gattuso zio, improvvisamente ricurvo.
Un specie di Benjamin Button che nasce vecchio allenatore in attesa di ringiovanire con il tempo. Se tempo gli daranno. Anche perché tutto gioca contro, perfino un portiere vestito da filo d’erba. Povero Dorian Gattuso, i patti con il diavolo non erano questi.
La notte di Napoli
L'allenatore del Milan è una specie di Benjamin Button che nasce vecchio allenatore in attesa di ringiovanire con il tempo. Al San Paolo invece la notte non finisce mai
Il Foglio sportivo - in corpore sano