Le mogli nel pallone e le ombre di Spalletti

C’è un pensionato che al parco vince sempre a bocce. Nessuno è in grado di batterlo e nemmeno di impensierirlo. E’ un anziano arzillo, con una forza impressionante per un signore di 81 anni. In molti si chiedono quale sia il suo segreto. Ora, guardando i mondiali in Corea, qualcuno ha trovato una spiegazione. In uno sport più o meno simile alle bocce, il curling, un russo si è dopato. Giocava in coppia con la moglie e ora chissà quale destino li terrà insieme. Il pensionato, nel frattempo, dopo molte insistenze, alla domanda su dove trovi tanta energia ha finalmente risposto: “Mai giocato in coppia con mia moglie”.

Ultimamente sempre la stessa storia. Spalletti si presenta alle telecamere girato di schiena. Che cosa lo porti a questa improbabile postura non è chiaro. Le ipotesi sono molteplici. Chi parla di timidezza, chi di un esagerato senso del pudore nel commentare una sconfitta. Difficile trovare la spiegazione giusta, anche se viene un sospetto. A osservare bene quella immagine, si nota che Spalletti, mentre parla, guarda un’ombra. L’ombra si muove in totale indipendenza dal suo padrone. Legittimo pensare che l’allenatore ne sia distratto e forse infastidito. A chi piacerebbe sapere che qualcuno di oscuro si muove alle nostre spalle?