Tony Blair (foto LaPresse)

Europeisti per forza, il ritorno di Tony Blair e il falsario di Parigi. Di cosa parlare nel weekend

Marco Alfieri

Un grande tema di dibattito spiegato bene, qualche lettura da non perdere, un video e vecchie storie che riaffiorano dal passato. Bastano pochi link per rendere speciale il fine settimana…

“Trump licenzia il direttore dell’Fbi. Al suo posto il direttore dell’Fbi primavera…”

@leomorabito

 


Europeisti per forza

Se c’è una cosa che emerge da questo trittico di vittorie europeiste in Austria, Olanda e Francia (aspettando il voto in Germania di settembre) è che la gente, davanti alle incertezze di una Brexit bis e all’oppio populista, alla fine preferisce tenersi l’Unione. Certo imperfetta, certo monca, certo matrigna in alcuni casi, ma Bruxelles e l’Ue sono l’unica scialuppa che abbiamo per affrontare i mari agitati della globalizzazione, i populismi, la disruption tecnologica, il terrorismo e le grandi migrazioni. Sfusi come le sigarette i vecchi stati-nazione continentali sono condannati all’irrilevanza. In questo senso l’euro non è solo una moneta ma il primo passo di un progetto politico ben più grande. Europeisti per forza!

Certo l’onda populista non si batte facilmente anzi, presto potrebbe fare capolino anche fuori dell’Occidente, come spiega Ian Bremmer. In fondo non ha nemmeno bisogno di vincere per influenzare le regole della democrazia occidentale. Lo si vede in Italia e non solo.

Tuttavia il modo in cui Emmanuel Macron ha conquistato l’Eliseo è destinato a riscrivere la storia europea, ridando ossigeno all’idea comunitaria e rilanciando l’asse carolingio con Berlino, da sempre il motore dell’Europa (in attesa che l’Italia batta un colpo in direzione Bruxelles). Intanto l’economia cresce, i lepenisti si dissolvono e qualcuno si converte. Insomma l’Europa torna di moda anche se rimane un problema non da poco: come sfruttare il ritorno del buonumore? Già, sarà questa la sfida dei prossimi mesi…

 

Da non perdere

Dopo dieci anni di lontananza, il ritorno alla “politica” di Tony Blair con un piano per (tentare di) salvare il Regno Unito dalla Brexit.

Le prossime elezioni presidenziali iraniane saranno anche e soprattutto uno scontro decisivo tra il clero conservator/isolazionista e quello più globalista. Lo racconta bene l’Economist.

Come il culto della “Santa Spectre” infesta la mente del beota globale e i mercati finanziari. L’immaginario complottista è diventato una religione laica in espansione, le "fake news" sono la preghiera quotidiana che droga il cervello.

Viaggio in Antartide, tra ghiacci che si sciolgono e livello del mare che cresce. Il ventre molle del climate change

Cos’è successo alla Pixar, che sembra aver smarrito la strada dei giorni migliori. Per quindici anni la società fondata da Steve Jobs è stata al top dell’animazione mondiale. Poi è stata comprata dalla Disney…

Perché odiamo la poesia. E perché la amiamo: un dialogo a distanza tra Ben Lerner e Franco Fortini.

Vecchie storie

L’incredibile avventura di Adolfo Kaminsky, il falsario di Parigi. “Taroccando” documenti e passaporti per tutta la vita, ha salvato migliaia di persone dalla persecuzione dei regimi autoritari di mezzo mondo (nazismo compreso).

Arthur Ashe da Wimbledon alla partita con la vita: la grazia dei “gesti neri”. Le sfide sportive, la battaglia contro l’Aids, il razzismo. Fino all’alto prezzo pagato alla lealtà. Un libro.

Storia della vera Laura Palmer. Sta per tornare Twin Peaks, ma in pochi conoscono il vero caso di omicidio dei primi del Novecento che ha ispirato il creatore della serie Mark Frost.


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Prendetevi 9 minuti per guardare questo video. Poi pensateci prima di prendere posizione sulle polemiche su Ong e migranti (via Massimo Russo).