Fedez, Chiara Ferragni e Philip Roth. Ma soprattutto: il cane Matilda
Guia Soncini scrive ad Annalena Benini
Cara Annalena,
mi perdonerai se ti faccio una domanda e poi mi distraggo mentre mi rispondi – lo faccio sempre, ma oggi ho la giustifica: è la mattina in cui Fedez ci fa sentire la canzone sul figlio, quella con cui ogni paroliere tenta d’essere Baglioni o Guccini.
So che anche tu sei distratta e con mezzo orecchio ascolti me e con un orecchio e mezzo lui, quindi sarò breve. Fedez ha già spiegato su Instagram che “per troppo tempo” (quant’è “troppo”, quando hai 29 piccolissimi anni?) nella sua vita ha contato solo la carriera, ma ora è arrivato il figlio che viene prima-di-ogni-cosa; m’è tornato in mente il quasi padre d’uno sceneggiato del Novecento, un tizio che diceva “per nove mesi senti dire come ti cambierà la vita e ‘nient’altro conterà più niente’, e a me piacciono le cose che per me contano, voglio che continuino a contare”.
La Ferragni, alla domanda promozionale “Cosa viene per voi prima di ogni cosa?”, ha risposto “Il mio maritino (e naturalmente Leo, e anche Matilda)”: credi l’abbia fatto per rassicurare il cane (Matilda) informandolo che continua a contare, o per dire al marito che, almeno per questa settimana, prima d’ogni cosa vengono le classifiche?
Guia Soncini
Cara Guia, loro quattro (madre, padre, figlio, cane) sono così entusiasti e di così grande intrattenimento che non ci importa se questa canzone non sarà “Avrai”, e sono ragionevolmente certa non potrà mai diventare “Culodritto”, che scusa se non ti ascolto ma ho dovuto subito mettere a palla. Mia reginetta dei telecomandi, l’avresti mai detto che alla nostra età avremmo pronunciato la parola: Matilda (riferita a un cane) con la stessa riverenza con cui un tempo dicevamo: Philip Roth?