Il sacchetto lilla della pasticceria e il peggior difetto di Guia Soncini
Lettera ad Annalena Benini
Cara Annalena, ti scrivo dal tram numero 9. Sul sedile di fianco al mio c’è un sacchetto lilla della pasticceria dove Rovazzi ha portato la fidanzata a procurarsi zuccheri di compleanno. Ho visto su Instagram quei tondini pieni di cioccolato e ho pensato: ma certo, ecco cosa posso portare a quella cena. Ma adesso, adesso che quel metro quadro di ganache di cioccolato e caramello salato è qui con me, adesso so chi sono: una che vuole mangiarsela da sola, la torta, mica dividerla con gli amici. Adesso ho capito perché la gente fa figli (e perché Rovazzi in pasticceria ci porta la tizia con cui vive): perché così puoi fingere di fare regali ma in realtà comprar roba che finisce in casa tua. Sto cercando una scusa per dimenticare il sacchetto lilla nel mio frigo e presentarmi alla cena a mani vuote come le vere signore. Mi dispiace solo perché, se mai in un’intervista mi chiederanno il mio peggior difetto, non potrò rispondere: sono troppo generosa.
Guia Soncini
Cara Guia, quando vivremo insieme non andremo mai a nessuna cena e compreremo tutto per noi. E quando mi chiederanno perché ti ho sposato potrò dare la risposta che sogno da sempre: mi fa tanto ridere.