L'infondata autostima dei nostri figli e il monito di Guia Soncini: chi ci farà da badanti?

Guia Soncini

Il figlio della Ferragni e la paura che tra trent’anni avremo a che fare con una generazione di adulti del tutto incapaci di prendersi cura di noi. La lettera ad Annalena

Cara Annalena, sono molto preoccupata per Leone Ferragni. Somiglia, temo, a tutti i vostri figli, e ai peggiori incubi di Matteo Salvini: non parla la nostra lingua, non sa fare niente, campa a scrocco. E’ normale sia così, lo so, poi crescono e migliorano (è l’unica ragione per cui chi fa figli mi sembra un po’ meno scemo di chi si mette in casa cani, che non impareranno mai ad andare in bagno senza essere accompagnati). Solo che questi vostri figli, prima d’imparare ad andare in bagno, già vengono trattati come avessero scoperto la relatività. Il figlio della Ferragni viene applaudito (e per emulazione s’applaude da solo) ogni volta che si alza, che si siede, che inciampa, che prova a infilarsi una scarpa senza riuscirci, che apre la bocca per farsi dare la pappa, che fa il ruttino. Tra trent’anni, noi definitivamente bacucche, avremo a che fare con una generazione di adulti con infondata autostima, e del tutto incapaci di farci da badanti quando ne avremo bisogno: li applaudivano lo stesso, e quindi non avranno imparato a cambiarci il pannolone.

Guia Soncini

 

Cara Guia, hai ragione, è davvero indecente: ieri mattina al saggio di musica della classe di mio figlio tutte le madri e i padri filmavano estasiati quei rumori striduli che uscivano dai flauti sputacchiati dei loro bambini, non accorgendosi di Giulio: lui non ha imparato nemmeno una nota e si è rifiutato di suonare il flauto, ma muoveva il sonaglio a ritmo in un modo spettacolare. Mi sono spellata le mani a forza di applausi, poi quando hai un attimo ti mando il filmino.

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