Il ragionato istinto di suicidarsi solo di pomeriggio
La lettera di Guia Soncini ad Annalena Benini
Cara Annalena, le persone perbene sanno che non devono chiedermi “Stai scrivendo?”, così come non chiederebbero alla nipote, zitella di paese, se si sia infine fatta il fidanzato. Tuttavia non basta, perché ormai il mio livello d’isteria è tale che, se apro WhatsApp per mandarti un messaggio, e tu me ne stai già mandando uno perché hai un buco in pagina (l’unica sincera forma di desiderio nelle nostre vite è il buco in pagina), sotto il tuo nome compare “sta scrivendo”, e io inizio a frignare: ecco, stanno scrivendo tutti tranne me. L’altra sera guardavo la selezione della cinquina dello Strega, e per distrarre i candidati facevano loro domande più o meno a caso, e una, con la disinvoltura con cui io e te diremmo “Giuro che domani finisco quel primo capitolo”, ha detto “La mia postura è il ragionato istinto”, e io ho pensato che la mia postura era svaccata sul divano, e poi sono andata a controllare i primi due libri classificati, che io non avevo avuto tempo di leggere ma altri avevano avuto tempo di scrivere, ed erano 848 e 756 pagine, e quindi ho pensato che, se cambio postura subito, forse divento una persona seria entro l’autunno. Ti chiamo io.
Guia Soncini
Cara Guia, Goffredo Parise raccontava sempre che Moravia gli disse che voleva morire per amore, e Parise gli chiese in che modo avesse cercato di uccidersi. “Andavo per la strada e non badavo alle macchine che mi venivano addosso”, rispose Moravia. Parise gli domandò se di mattina o di pomeriggio, e Moravia rispose: “Nel pomeriggio, si capisce, al mattino scrivo”. Il mio ragionato istinto dice che, se anche tu ti suicidi solo il pomeriggio, sei una persona seria.