Il folle amore di mio padre e mia madre merita almeno un cavallo rosa di vetro soffiato
Ho ricevuto molte telefonate di molti miei parenti. Mi chiedevano cosa regalare ai miei genitori, che domenica fanno quarant’anni di matrimonio
Cara Annalena,
oggi ho ricevuto molte telefonate di molti miei parenti. Mi chiedevano se una pianta grassa andasse bene, o se non fosse meglio un biglietto per un concerto, o per un viaggio, magari una spa. Io ho risposto che stavo lavorando (vero) e non avevo tempo (falso) e tanto conta il pensiero, baci. Volevano tutti sapere cosa regalare ai miei genitori, che domenica fanno quarant’anni di matrimonio, anzi di matrimoni (si sono sposati due volte, una in comune a vent’anni, una in chiesa a cinquanta e passa, e io testimoniavo, ed ero accompagnata da uno che credevo avrei sposato, e che invece adesso porta all’anulare un anello con un teschio, e chi lo vede più).
L’amore di mia madre e mio padre è l’unica cosa che è filata liscia nella mia famiglia, è una garanzia a cui ci siamo tutti aggrappati, invidiandola di quell’invidia buona che è l’ammirazione. O almeno così pensavo, fino a quando, stamattina, non ho detto a una di cui non farò il nome che sì, un cavallo rosa di vetro soffiato sarà perfetto, in salotto starà un amore, e ho capito d’averlo fatto perché è sano che anche ai miei genitori questo loro amore invincibile dia un qualche ingombro, dannazione, dopotutto cosa vuoi che sia un cavallo rosa di vetro soffiato rispetto al fatto che quella in età da marito sono io e quelli che fanno feste di nozze sono sempre loro!